lunedì 2 febbraio 2015

La misura della felicità - Gabrielle Zevin

TITOLO: La misura della felicità
AUTORE: Gabrielle Zevin
EDIZIONE: Nord
PREZZO: 16€
PAGINE: 313

TRAMA: Dalla tragica morte della moglie, A.J. Fikry è diventato un uomo scontroso e irascibile, insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio. Disprezza i libri che vende (mentre quelli che non vende gli ricordano quanto il mondo stia cambiando in peggio) e ne ha fin sopra i capelli dei pochi clienti che gli sono rimasti, capaci solo di lamentarsi e di suggerirgli di "abbassare i prezzi". Una sera, però, tutto cambia: rientrando in libreria, A.J. trova una bambina che gironzola nel reparto dedicato all'infanzia; ha in mano un biglietto, scritto dalla madre: "Questa è Maya. Ha due anni. È molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata." Seppur riluttante (e spiazzando tutti i suoi conoscenti), A.J. decide di adottarla, lasciando così che quella bambina gli sconvolga l'esistenza. Perché Maya è animata da un'insaziabile curiosità e da un'attrazione istintiva per i libri - per il loro odore, per le copertine vivaci, per quell'affascinante mosaico di parole che riempie le pagine - e, grazie a lei, A.J. non solo scoprirà la gioia di essere padre, ma riassaporerà anche il piacere di essere un libraio, trovando infine il coraggio di aprirsi a un nuovo, inatteso amore... 

IL MIO PARERE: Questo libro mi era già stato consigliato qualche mese fa, per poi risaltare fuori nei giorni scorsi.
Alla fine, essendoci "inciampata" due volte, ho deciso che era destino che lo leggessi anche io, soprattutto visti i pareri positivi delle mie amiche!
La prima cosa di questo libro che ho notato - e in negativo - è stata la scelta dell'autrice di narrare in terza persona al presente: l'uso del tempo presente nei libri mi fa sempre storcere un po' il naso, ma quando è in terza persona lo trovo ancora più brutto che in prima, generalmente.

Cooooomunque. La storia si apre con Amelia, una giovane donna che lavora per una casa editrice, in viaggio verso Alice Island per raggiungere A.J. Fikry nella sua libreria e presentare così la cedola stagionale.
Appena incontriamo il nostro protagonista A.J., è facile rendersi conto che si tratta di Scrooge 2 - la vendetta.
Non importa che non schiavizzi i propri dipendenti, né che insulti il Natale: ci basta vedere quanto sia scorbutico e poco aperto al dialogo, e quanto critichi quasi ogni genere di libro: trovare qualcosa che gli possa interessare non è certo semplice, povera la nostra Amelia, partita con le migliori intenzioni!
Insomma, averci a che fare non è certo una passeggiata, ed è messo in chiaro fin dalle prime pagine, se non bastasse già la trama a farcelo sapere.

Per una serie di sfortunati eventi, A.J. inizia a lasciare la porta del negozio aperta, sicurissimo di non avere niente di valore che un ladro possa cercare... ma di certo non si aspetta che qualcosa gli venga lasciato!
Una sera, infatti, quando torna, trova nel suo negozio una bellissima bambina di due anni.
Ad accompagnarla, un peluche dei Muppets con un biglietto attaccato e una borsa con il necessario per l'igiene personale della piccina.

In poche parole, la madre non può più occuparsene, non ha nessuno che l'aiuti, sul padre non si può fare affidamento e così la lascia lì perché Maya - questo il nome della bimba - ama i libri.
Maya scatena in A.J. una reazione che altro che i fantasmi di passato, presente e futuro, così il nostro libraio diventa sempre più amante dei libri che vende e sempre meno scorbutico.
E questa, in pratica, è solo la trama!
Infatti quando l'ho letta ho pensato il cambiamento di A.J. fosse un po' il fulcro del libro, credevo avrei visto la sua metamorfosi svilupparsi piano piano fino a trovare una persona completamente diversa e che ha ritrovato la voglia di vivere, ma non è così: il cambiamento è fin troppo rapido, ed è una cosa che non mi è piaciuta moltissimo.
Ora, ok che sotto la scorza dura si nasconde un cuore tenero; ok che A.J. è una persona migliore di ciò che dà a vedere, però dai: nessuno cambia dal giorno alla notte, neppure con dieci Maya a disposizione, per quanto abbia trovato la piccina adorabile.
Mi sono mancate le sfumature del cambiamento, per così dire, e avrei voluto davvero vederle.

Insomma, il cambiamento di A.J. è solo una minima parte di questo romanzo, quando lo porterete a termine (e ci vuole poco, credetemi) vi sembrerà di aver vissuto una vita intera.
La narrazione, nonostante la prima persona sopra citata, è davvero scorrevole e piacevole da seguire, inoltre all'inizio di ogni capitolo troviamo una mini recensione scritta da A.J. per Maya, un elemento che mi è piaciuto moltissimo.
Non ci sono particolari sorprese o svolte narrative, ma non credo che l'autrice avesse intenzione di sorprenderci con qualche colpo di scena: tutto quello che potrebbe diventarlo, è facilmente intuibile anche solo un attimo prima che venga rivelato. Solo una cosa non mi aspettavo, ma resterà un segreto, eheh!
Se ve lo consiglio? Sì. Non importa quanto la prima persona possa far storcere il naso a qualcuno, non importa il cambiamento troppo repentino di A.J.: è un libro molto ma molto carino che vi porterà a leggerlo tutto d'un fiato fino alla fine!

VOTO: 4/5




2 commenti:

  1. Ciao Claudia!! Anche io ho letto e recensito questo libro pochissimi giorni fa!! *_* E sai che pure a me veniva da chiamare il "vecchio" A. J. Scrooge ? Ahah, poi nel post non l'ho scritto ma c'è davvero mancato poco!! XD
    Sono sostanzialmente d'accordo con tutto ciò che hai scritto, a parte che a me non disturba il narrato al presente e alla terza persona, nonostante la prevedibilità delle vicende e la stereotipizzazione dei personaggi è una lettura assolutamente piacevole e con un certo spessore! Una narrativa d'intrattenimento ma di qualità! :)

    p.s. : sono curiosissima di sapere cosa non ti aspettavi e poi è accaduta!!! :P

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    Risposte
    1. Passo a leggere anche la tua recensione, allora!
      Direi che comunque siamo d'accordo su tutto, a leggere questo commento XD
      La questione della terza persona al presente è moooolto soggettiva, se proprio dev'essere presente (che non mi fa impazzire), allora lo preferisco in prima persona ^_^
      La cosa che non mi aspettavo, mannaggia, non posso dirla qui o faccio spoiler se a qualcuno casca l'occhio XD

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