Come penso tutti sappiamo - e se non ci interessa, lo sappiamo lo stesso perché sul web ne parla un sacco di gente - oggi uscirà al cinema il film di "Cinquanta sfumature di grigio".
Se ve lo chiedete no, non ho intenzione di vederlo: la trilogia non mi ha detto granché, quindi non mi va proprio di spendere quasi dieci euro per guardare il film al cinema!
Perché, quindi, sto scrivendo un post? Perché in occasione dell'uscita del trailer ufficiale vi ho regalato la mia recensione sul primo volume della trilogia (correte a leggerla QUI), quindi ho pensato, per l'uscita del film, di omaggiarvi del mio parere su "Cinquanta sfumature di nero", il volume di mezzo.
Non c'è molto altro da dire in merito, quindi vi lascio direttamente la recensione!
***ATTENZIONE, RECENSIONE SOGGETTA A SPOILER, SPECIE SUL PRIMO VOLUME DELLA TRILOGIA***
IL MIO PARERE: In "50 sfumature di grigio" lasciamo la storia con Ana che fugge da
Grey perché a quanto pare le sculacciate sì, ma le cinghiate no.
Comprensibile la sua rabbia, non fosse che è stata lei a chiedergli di farle provare il dolore massimo che può darle.
Ovviamente veniva da chiedersi perché, se proprio non sopportava di
essere presa a cinghiate, non abbia usato la safeword, prima di arrivare
al punto da sclerare e scappare come se fosse stata obbligata e
stuprata.
Finalmente avremo la risposta: si era dimenticata che c'era una safeword! Anastasia Steele è un genio, non c'è che dire!
Ovviamente, Ana è determinatissima nella sua decisione di lasciare
Grey, ed è per questo che come lo rivede gli si butta addosso, e tutto
riparte, in moltissime cose come il primo libro, quindi abbiamo la
solita ripetitività.
La narrazione si svolge tra scene di sesso e litigi (il sospetto che
Grey soffra di personalità multipla continua a stuzzicarmi), in cui
abbiamo prova dell'amor proprio di Anastasia: inca***ta, ben piantata
nelle sue convinzioni, irremovibile... No, aspetta un attimo! Grey è
così sexy che non può resistergli, e ogni litigio finisce col sesso (e
il problema, ovviamente, rimane in sospeso, così noi lettori possiamo
ritrovarcelo al litigio successivo). Un po' di dignità, Ana! Se sei
arrabbiata con lui evita di dargliela per qualche ora!
Sembra impossibile, questo dio greco (come Ana lo definisce più volte,
sfracellandoci le noci di cocco) è così irresistibile che pare sia
necessario battezzare ogni superficie o quasi, e dove proprio non si può
c'è il pensiero frustrato di Ana: "LO VOGLIO. QUI. ORA/ADESSO."
Anche le metafore vengono trascinate dal primo libro. Ricordate la
metafora di Icaro? Dopo le prime 6 volte (o 7, non ricordo) in cui è
stata sfruttata nel primo volume della trilogia, anche nel secondo torna
a tormentarci, per ben tre volte!
Nel frattempo, tra varie ripetizioni e questioni che ci inseguono dal
primo libro, Anastasia sembra aver bisogno che qualcuno incida a sangue
in fronte a Christian che è innamorato, perché tutti glielo dicono, ma
lei continua a ripetere e ripetersi che è impossibile.
Quando lui lo ammette forse lei si dimostra sorpresa, mentre noi lettori
le mandiamo un sacco di accidenti per non esserci arrivata prima, o
almeno, io ho fatto così. Se quella ragazza è ottusa non posso mica
farci niente!
Da innamorato, Grey cambia al punto da arrivare dal sadomaso al
"no, riattacca prima tu!!" al telefono, eppure sembra non riesca ad
accantonare la sua voglia di comandare a bacchetta come se fosse il
padre di Ana e non il fidanzato, classificandola continuamente come
"sua", quasi fosse un oggetto e non una persona.
Ovviamente guarda storto chiunque le si avvicini, ma nel frattempo
continua a vedere Mrs Robinson... questi due non sono alla pari, per
niente. Mai sentito parlare di "due pesi e due misure"? Ecco.
Se alzasse la gamba e facesse pipì addosso alla poverina per marcare il territorio non mi stupirei affatto.
Se non altro, qualche novità c'è: finalmente conosceremo Mrs
Robinson, e incontreremo anche una ex sottomessa, Leila, una tizia che
francamente mi ricorda Gollum.
Mi è piaciuto che le email complici fossero presenti anche in questo
volume, perché in quelle parti il romanzo quasi quasi non mi dispiaceva.
Anche qui l'empatia può spingere molte donne a sentirsi "vicine" ad
Anastasia: a quante di noi è capitato di non sentirsi abbastanza per la
persona che amiamo? A me personalmente è successo, anche se alla fin
fine questa storia del "Christian ha dei bisogni, sarò adeguata? Sarà
felice?" torna fuori così spesso che viene voglia di fare a testate
contro il muro.
Ok sentirsi insicuri, ma non ogni due pagine. E, se invece di fare sesso
ogni 5 minuti, ne parlaste, magari risolveresti il tuo dilemma.
Spero che nell'ultimo libro sia dato più spazio a Taylor, perché
onestamente mi sembra la persona più simpatica di tutto il libro.
Dai, come si fa a non ammirarlo, quando riesce a non filarsi i discorsi
di Ana e Christian e ad ignorare le loro effusioni in auto mentre li
scarrozza a destra e a manca?!
Non male le ultime 100 pagine circa, il che mi stupisce.
Romanzo indigesto a chi odia - per usare un termine dell'autrice - "cuori e fiori", c'è del miele a palate!
VOTO: 3/5 (un po' risicato)
Bhuo, non credo che li leggerò!
RispondiEliminaConoscendoti, ti farebbero schifo! Evitali come la peste!
Elimina