giovedì 12 febbraio 2015

Cinquanta sfumature di nero - E. L. James

Come penso tutti sappiamo - e se non ci interessa, lo sappiamo lo stesso perché sul web ne parla un sacco di gente - oggi uscirà al cinema il film di "Cinquanta sfumature di grigio".
Se ve lo chiedete no, non ho intenzione di vederlo: la trilogia non mi ha detto granché, quindi non mi va proprio di spendere quasi dieci euro per guardare il film al cinema!
Perché, quindi, sto scrivendo un post? Perché in occasione dell'uscita del trailer ufficiale vi ho regalato la mia recensione sul primo volume della trilogia (correte a leggerla QUI), quindi ho pensato, per l'uscita del film, di omaggiarvi del mio parere su "Cinquanta sfumature di nero", il volume di mezzo.
Non c'è molto altro da dire in merito, quindi vi lascio direttamente la recensione!

***ATTENZIONE, RECENSIONE SOGGETTA A SPOILER, SPECIE SUL PRIMO VOLUME DELLA TRILOGIA***


IL MIO PARERE:  In "50 sfumature di grigio" lasciamo la storia con Ana che fugge da Grey perché a quanto pare le sculacciate sì, ma le cinghiate no.
Comprensibile la sua rabbia, non fosse che è stata lei a chiedergli di farle provare il dolore massimo che può darle.
Ovviamente veniva da chiedersi perché, se proprio non sopportava di essere presa a cinghiate, non abbia usato la safeword, prima di arrivare al punto da sclerare e scappare come se fosse stata obbligata e stuprata.
Finalmente avremo la risposta: si era dimenticata che c'era una safeword! Anastasia Steele è un genio, non c'è che dire!
Ovviamente, Ana è determinatissima nella sua decisione di lasciare Grey, ed è per questo che come lo rivede gli si butta addosso, e tutto riparte, in moltissime cose come il primo libro, quindi abbiamo la solita ripetitività.
La narrazione si svolge tra scene di sesso e litigi (il sospetto che Grey soffra di personalità multipla continua a stuzzicarmi), in cui abbiamo prova dell'amor proprio di Anastasia: inca***ta, ben piantata nelle sue convinzioni, irremovibile... No, aspetta un attimo! Grey è così sexy che non può resistergli, e ogni litigio finisce col sesso (e il problema, ovviamente, rimane in sospeso, così noi lettori possiamo ritrovarcelo al litigio successivo). Un po' di dignità, Ana! Se sei arrabbiata con lui evita di dargliela per qualche ora!
Sembra impossibile, questo dio greco (come Ana lo definisce più volte, sfracellandoci le noci di cocco) è così irresistibile che pare sia necessario battezzare ogni superficie o quasi, e dove proprio non si può c'è il pensiero frustrato di Ana: "LO VOGLIO. QUI. ORA/ADESSO."
Anche le metafore vengono trascinate dal primo libro. Ricordate la metafora di Icaro? Dopo le prime 6 volte (o 7, non ricordo) in cui è stata sfruttata nel primo volume della trilogia, anche nel secondo torna a tormentarci, per ben tre volte!
Nel frattempo, tra varie ripetizioni e questioni che ci inseguono dal primo libro, Anastasia sembra aver bisogno che qualcuno incida a sangue in fronte a Christian che è innamorato, perché tutti glielo dicono, ma lei continua a ripetere e ripetersi che è impossibile.
Quando lui lo ammette forse lei si dimostra sorpresa, mentre noi lettori le mandiamo un sacco di accidenti per non esserci arrivata prima, o almeno, io ho fatto così. Se quella ragazza è ottusa non posso mica farci niente!
Da innamorato, Grey cambia al punto da arrivare dal sadomaso al "no, riattacca prima tu!!" al telefono, eppure sembra non riesca ad accantonare la sua voglia di comandare a bacchetta come se fosse il padre di Ana e non il fidanzato, classificandola continuamente come "sua", quasi fosse un oggetto e non una persona.
Ovviamente guarda storto chiunque le si avvicini, ma nel frattempo continua a vedere Mrs Robinson... questi due non sono alla pari, per niente. Mai sentito parlare di "due pesi e due misure"? Ecco.
Se alzasse la gamba e facesse pipì addosso alla poverina per marcare il territorio non mi stupirei affatto.
Se non altro, qualche novità c'è: finalmente conosceremo Mrs Robinson, e incontreremo anche una ex sottomessa, Leila, una tizia che francamente mi ricorda Gollum.
Mi è piaciuto che le email complici fossero presenti anche in questo volume, perché in quelle parti il romanzo quasi quasi non mi dispiaceva.
Anche qui l'empatia può spingere molte donne a sentirsi "vicine" ad Anastasia: a quante di noi è capitato di non sentirsi abbastanza per la persona che amiamo? A me personalmente è successo, anche se alla fin fine questa storia del "Christian ha dei bisogni, sarò adeguata? Sarà felice?" torna fuori così spesso che viene voglia di fare a testate contro il muro.
Ok sentirsi insicuri, ma non ogni due pagine. E, se invece di fare sesso ogni 5 minuti, ne parlaste, magari risolveresti il tuo dilemma.
Spero che nell'ultimo libro sia dato più spazio a Taylor, perché onestamente mi sembra la persona più simpatica di tutto il libro.
Dai, come si fa a non ammirarlo, quando riesce a non filarsi i discorsi di Ana e Christian e ad ignorare le loro effusioni in auto mentre li scarrozza a destra e a manca?!
Non male le ultime 100 pagine circa, il che mi stupisce.
Romanzo indigesto a chi odia - per usare un termine dell'autrice - "cuori e fiori", c'è del miele a palate!





VOTO: 3/5 (un po' risicato)

2 commenti:

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