TITOLO: La Papessa
AUTORE: Donna Woolfolk Cross
EDIZIONE: Newton Compton
PREZZO: 4,90 €
PAGINE: 480
TRAMA: Giovanna nasce nell'anno del Signore 814, in un'epoca in cui le donne
sono considerate empie, inferiori e indegne di essere istruite. Lei ha
invece un forte desiderio di sapere, che cerca di soddisfare di nascosto
con l'aiuto del maestro Esculapio. Divisa tra l'amore impossibile per
un uomo e quello altrettanto impossibile per i libri, Giovanna sceglierà
questa seconda via. Donna coraggiosa che cerca a tutti i costi di
superare i limiti che il suo tempo le impone, è costretta a fuggire.
Assume l'identità di suo fratello Giovanni, morto durante un'incursione
vichinga, e si nasconde per dodici anni in un monastero benedettino,
finalmente libera di leggere, studiare e capire i segreti delle arti e
della scienza. Guadagnandosi grazie a questo inganno e alla devozione la
fama di un grande e saggio erudito, e avanzando a grandi, incredibili
passi nella gerarchia religiosa, Giovanna giungerà a Roma e infine
diverrà papa, rinunciando in quel momento e per sempre al suo amore
ritrovato, Gerardo. La papessa verrà poi, suo malgrado smascherata
pubblicamente e tragicamente durante la solenne processione di Pasqua. I
suoi successori faranno di tutto per cancellarla dai registri pontifici
e la storia la dimenticherà. In bilico tra verità e leggenda, Giovanna
resta tra i personaggi più controversi e affascinanti di tutti i tempi.
IL MIO PARERE: Non sono una gran lettrice di romanzi storici, è un genere che mi piace poco, ma nonostante questo ho trovato la lettura di "La Papessa" piacevole e anche scorrevole.
L'autrice si avvale di cenni storici (sono citati a fine libro, se volete sapere poi quali), ne prende altri variandoli leggermente o alterando la data ai fini della narrazione e mescola la sua personale fantasia per
ricamare attorno alla figura di Giovanna, la papessa, che dai più è
considerata una leggenda e un personaggio mai esistito, creando la
storia della sua vita fin dalla nascita alla sua nomina a Santo Padre.
L'epoca
rappresentata è crudele da leggere, specie se la lettrice è una donna:
all'epoca le donne erano considerate meno di zero, erano serve del
proprio marito e non avevano alcun tipo di diritto, né tantomeno
potevano apprendere un briciolo di cultura, perché la cosa era
considerata dalla cristianità una blasfemia.
Questo concetto è molto enfatizzato drante la narrazione, per i miei gusti forse anche troppo.
Capisco che l'autrice voglia ricreare l'atmosfera, e che questa sia davvero molto importante per comprendere appieno la situazione in cui si trova Giovanna e il motivo delle sue scelte, però non importa ribadire il concetto ogni tre per due, il lettore riuscirebbe lo stesso ad immergersi nell'atmosfera dell'epoca con qualche riferimento in meno, ve l'assicuro.
E' impossibile non simpatizzare per Giovanna, figlia di un canonico e di
una sassone, curiosa nei confronti del mondo e desiderosa d'imparare
fin da piccola e soffrire per lei e per la sua condizione di donna.
E' un personaggio a cui, durante la narrazione, ho voluto molto bene.
L'ho ammirata, ho sofferto con lei per le ingiustizie subite, ho gioito
con lei delle piccole vittorie.
Il romanzo mi è molto piaciuto, tuttavia non mi sento del tutto
convinta, quindi in una scala da 1 a 5 penso di dare un 4.
Non saprei dire perché non sono del tutto convinta, forse è a causa del
finale (che ho trovato un po' banale) o del fatto, sopra citato, che si fa troppo spesso riferimento al ruolo marginale della donna.
Un paio di appunti: era fastidioso leggere in continuazione elenchi con la virgola seguita dalla "e", trovo la punteggiatura molto importante per la scorrevolezza del testo, mi dava davvero fastidio anche se alla fine non ha influenzato il mio voto al libro.
La mia edizione in copertina recita: "amore, sesso, violenza, ambiguità e antichi misteri".
Personalmente non m'interessava che queste componenti ci fossero o meno, ma se qualcuno di voi viene incoraggiato da "sesso" e/o "antichi misteri", rinunciate e scegliete un altro libro: di antichi misteri neanche l'ombra (a parte il mistero dell'esistenza di Giovanna, che ovviamente durante la narrazione non è contemplato); per quanto riguarda il sesso... scusate, ma io lo dico: l'unica scena viene accennata così in breve, che non capisci che hanno fatto sesso fino a quando hanno finito. Forse lui soffre di eiaculazione precoce, chissà.
VOTO: 4/5
Quasi quasi lo leggo solo per la scena (poco) erotica, ahahaha! xD
RispondiEliminaMa non è solo "poco" erotica, è proprio che un momento prima si stanno abbracciando, e tu pensi si stiano davvero semplicemente approcciando, un momento dopo scopri che hanno appena finito di fare zinzin.
EliminaSono rimasta perplessa, pare come quando insegnano il sesso ai bambini: "Quando mamma e papà si vogliono tanto bene, si abbracciano forte forte".
Uhm.