sabato 10 gennaio 2015

Voglio vivere prima di morire - Jenny Downham

TITOLO: Voglio vivere prima di morire
AUTORE: Jenny Downham
EDIZIONE: Bompiani
PREZZO: 10€
PAGINE: 343

TRAMA: Tessa ha sedici anni ed è condannata dalla leucemia. Sapendo di avere a disposizione solo qualche mese di vita e con tutta la rabbia del caso, decide di stilare una lista di cose da fare prima di morire, che la facciano sentire viva e le diano l'impressione di avere avuto una vita completa. In questa lista, la cosa n. 1 è fare sesso. Poi c'è provare qualche droga; passare un giorno a fare shopping senza limiti, comprandosi tutto quello che vuole; viaggiare; rivedere i suoi genitori (separati) di nuovo insieme. A condividere con lei questi mesi e questi desideri, c'è Zoey, una sua amica un po' "sbandata", che vuole sempre trasgredire e superare i limiti e che Tessa adora perché è l'unica che non la tratta da malata, ma anzi, cerca di farla "sballare" con lei. Inizia così la corsa di Tessa contro il tempo, fra sesso, discoteche, droghe, piccoli furti. Fino al fatale incontro con Adam e con l'amore che strapperà Tessa da ogni paura.

IL MIO PARERE: Un libro che ho letto tutto d'un fiato, macinando oltre trecento pagine in meno di ventiquattr'ore (e per me che sono davvero lentissima è tanto), probabilmente complice anche l'impaginazione del romanzo.
Che dire? Ho iniziato un po' scettica perché in generale la scelta di narrare al presente in prima persona mi fa un po' storcere il naso e perché Tessa si perde molto nei suoi pensieri, quindi temevo un libro pieno di metafore tutto fumo e niente arrosto, però poi il tutto è filato via liscio e in maniera super scorrevole e piacevole.
Quando il romanzo si apre, incontriamo una protagonista che non vuole neppure uscire dalle sue coperte dopo quattro anni di convivenza con la sua malattia terminale, ma che ha comunque compilato una lista di ultime cose da fare prima di morire, perché vorrebbe vivere la sua adolescenza prima di dover abbandonare questo mondo.
Tessa in sé non mi sta particolarmente simpatica, come protagonista: più volte il lettore si scontra con il suo egoismo, con il suo modo di fare senza pensare a chi le sta intorno e alle conseguenze.
E' un'adolescente malata, che sta per morire, eppure la vediamo sfruttare il cancro in più di un'occasione per ottenere quello che vuole.
Esempio, il taccheggio: dopo aver rubato - cosa inclusa nella sua lista - al supermercato ed essere stata beccata, si spoglia per far vedere alla dirigente del negozio che ha la leucemia, sperando di essere graziata. Questa cosa non mi è piaciuta: più volte Tessa ci racconta che la gente ha pena di  lei, che si comportano tutti come se fosse contagiosa, che sono in imbarazzo quando scoprono la sua condizione, eppure la sfrutta. Un po' incoerente.
Anche la lista stessa non è il massimo... fare sesso con uno sconosciuto o drogarsi è davvero un modo di sentirsi vivi? E rubare in un negozio?
Badate bene, non sto criticando l'autrice, sto criticando Tessa in quanto protagonista del libro, perché non è detto che, anche quando un libro ci piace, i protagonisti debbano per forza conquistare il nostro cuore.
Preferisco di gran lunga suo padre, che affronta con coraggio la situazione e accompagna la figlia all'ospedale da quattro anni, badando quotidianamente ai suoi bisogni e ai suoi - come diremmo qui a Bologna - tiramenti di c*lo.
Spicca in positivo anche Adam, il vicino di casa, che nonostante la giovane età riesce a stare vicino a Tessa, elemento non da poco.

Che dire, alla fine della fiera? Tessa forse non è una gran protagonista, più volte mi farebbe venire voglia di mollarle un ceffone e ricordarle che il cancro non la giustifica a calpestare tutto e tutti, eppure la sua voglia di vivere e di lottare contro il tempo mi intenerisce e mi rattrista, e mi fa pensare che lei è un personaggio immaginario uscito dalla penna di una scrittrice, ma che ci sono persone là fuori che davvero stanno cercando di fare i conti con questa crudele realtà.
La narrazione come dicevo prima è molto scorrevole e ci si ritrova inchiodati al libro, accompagnando Tessa verso la fine insieme agli altri personaggi che la circondano.
Un buono spunto di riflessione per ricordarci che anche le cose che diamo per scontate sono invece da custodire come beni preziosi, anche la più piccola esperienza di vita.

VOTO: 4/5


2 commenti:

  1. Sono tornata!!
    Ho sentito parlare più di una volta di questo libro e conto di leggerlo non appena avrò smaltito un pò di arretrati.

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