sabato 1 novembre 2014

The Circus of Horros

Sì, lo so, Halloween non è una festa italiana, ma con questo? Potevo mai perdere l'occasione di fare qualcosa di diverso dal solito? La risposta è no, quindi questo venerdì sera niente Terra di Mezzo (il mio pub preferito), niente cinema, né sushi (anche se non si dice mai di no al sushi), quindi abbiamo optato per il Circus of Horrors che, come potete intuire dal nome, è un circo a tema horror.
Abbiamo preso i biglietti tramite coupon e la sera ci siamo presentati un'oretta prima per ritirarli e prendere dei posti buoni, immaginandoci una bella folla data la possibilità di fare una serata a tema.
Contrariamente alle aspettative (e meglio così) non c'era molta gente, quindi all'apertura dei cancelli niente ressa per entrare.
Mentre raggiungevamo il cancello, abbiamo sentito subito il rumore di una motosega. Ooooook.
Siamo entrati nel primo tendone, dove deliziati abbiamo scoperto la riproduzione di un piccolo cimitero circondato da nebbia e, ovviamente, oscurità.
Intorno a noi si aggiravano alcuni attori: monachi teschi, una sposa cadavere, un tizio armato di coltellaccio e dai vestiti insanguinati eccetera eccetera.
Ovviamente non mancava il soggetto con la motosega che avevamo sentito prima, e che si è premurato di farla partire mentre gli passavamo davanti senza notarlo, facendomi saltare.
Sentendo poi le urla degli altri, devo dire che sono stata decisamente contenuta XD
Dopo pochi minuti un frate ci ha lasciato accedere al corridoio che portava al tendone grande, quello dove si sarebbe svolto lo spettacolo.
Anche qui, ovviamente, oscurità e attori nascosti nel buio, compreso uno che ci ha graziato e che ha fatto urlare quelli dietro di noi, forse perché avevamo due pacchettini di pop corn e non voleva farceli saltar via dallo spavento (il mio, Enos ovviamente sarebbe rimasto impassibile).

La sala era semicircolare, con i sedili in stile gradinata, e una delle ragazze che controllavano i biglietti ci ha fatto accomodare in prima fila, proprio davanti al palco.
Nel frattempo, alcuni attori gironzolavano per la sala, pronti a spaventare il primo idiota che si fosse distratto.
Ciò vuol dire, ovviamente, che per non farmi prendere di sorpresa continuavo a voltarmi in tutte le direzioni ossessivamente.
Tempo cinque minuti dall'apertura dei cancelli ero già stata minacciata due volte con la motosega e una volta di sgozzamento da un nano vestito da bambina morta che si trascinava dietro una bambola decapitata.
Ooook parte due.
Poco più in là, una signora stringeva tra le braccia un barboncino che all'avvicinarsi di ogni attore abbaiava freneticamente.
Se meditate di andare ad uno spettacolo di circo horror con il vostro animale domestico... beh, non vi conviene XD
Nel frattempo un tizio vestito da mostro girava con un'asta con su un pappagallo (l'unico animale presente, lo spettacolo in sé non prevedeva alcun tipo di animale), che dava alle persone per poi scattare insieme una foto ricordo.
Da questa, ve lo anticipo, sono rimasta delusa: era una fotografia nebbiosa, anche leggermente sfocata, il pappagallo si guardava probabilmente i gioielli di famiglia e io, non so come, sembro pesare venti chili in più di quanto già non pesi. Bene. Quindici euro per questa meraviglia.
Tornando a noi... quando è iniziato lo spettacolo, confesso che ci ho messo qualche minuto a rilassarmi del tutto, perché pensavo che qualcuno mi sarebbe sbucato all'improvviso alle spalleper farmi saltare.
L'introduzione allo spettacolo è stata fatta da una voce fuori campo e da un'hostess zombie che mimava le varie informazioni, ed è subito stato specificato che lo show avrebbe avuto un linguaggio volgare, inadatto ai bambini.
Quindi, a meno che i vostri figli non mangino film horror e parolacce a colazione, evitate di portarceli a meno che non abbiano compiuto almeno dodici anni, come indicato sul sito.
A questo punto, voglio evitare di anticiparvi lo spettacolo nel qual caso, prima o poi, decidiate di andarci, vi dico solo che la mia parte preferita è stata quella degli acrobati in aria, tra tessuti e corde.
Mi sarei accontentata anche di uno spettacolo tutto così, tanto era affascinante!
Il pubblico, ovviamente, veniva di tanto in tanto coinvolto, vedi per esempio il clown che chiedeva il nome ad Enos, mentre io me la ridevo sotto i baffi perché avrebbe potuto beccare chiunque con un nome più semplice.
Devo dire che se l'è cavata bene, l'ha chiesto tre volte ma poi l'ha chiamato proprio Enos, anziché Eros come fanno la metà delle persone.
Volete però sapere il momento più terrificante per me, a dispetto degli attori che cercavano di spaventare gli spettatori all'improvviso?
Esatto, gente... la ricerca dei volontari, la temutissima frase: "Ci servequalcuno del pubblico, per questo numero!"
Ecco, ora nella vostra testa pensate ad Harry Potter undicenne che si infila il Cappello Parlante e comincia a recitare il suo mantra: "Non Serpeverde. Non Serpeverde".
Io ero uguale a lui: "Non su di me. Non su di me".
Quel momento in cui il faretto inizia a spostarsi qua e là, e tu sei lì che non osi liquefarti perché attireresti di più l'attenzione, speri di diventare improvvisamente un camaleonte causa mutazione genetica, ma non funziona: il faro si punta su te ed Enos, che siete gli unici due in quel punto, quindi non ci sono dubbi su chi stiano fissando.
Il Cappello Parlante prende in considerazione Serpeverde, poi ci ripensa e dice che no, è meglio...
"ENOS!"
Sospiro di sollievo, l'ho scampata, mi godo lo show da sola mentre Enos è costretto a salire sul palcoscenico.
Pensavo sarebbe stato preso da manie omicide, invece no: si è calato nella parte e sembrava divertirsi almeno quanto me che lo guardavo sgranocchiando i miei pop corn.
Una volta sola non è bastata: via la seconda, e alla terza il clown invitava direttamente a dire un "nome a caso" al suo tre, facendo partire un coro di "ENOS!".
Insomma, Enos quasi meritava lo stipendio, tanto più che il clown lo tirava in ballo in momenti a caso, come: "Ehi, non sono stato io! Io sono un amico di Enos!".
La cosa mi ha divertito parecchio, inutile dirlo, inoltre sono ovviamente più che felice di non essere stata io quella scelta per salire sul palco, sarei davvero morta di vergogna, non per gli sketch in sé ma per il fatto di essere al centro dell'attenzione.
Lo spettacolo è durato circa due ore, tra acrobazie, balletti e sketch.
E' stato davvero carino, divertente, irriverente, una serata piacevole e diversa dal solito, proprio quello che cercavamo per un venerdì sera alternativo!
Poi, ovviamente, mi aveva conquistata già dall'inizio con "Welcome to the Jungle" dei Guns a tutto volume per il balletto di presentazione.
Siamo usciti soddisfatti ed Enos ormai era una star.
Quando abbiamo ritirato la foto, la ragazza che ce l'ha data l'ha riconosciuto e chiamato per nome, e all'uscita mentre andavamo alla macchina alcune persone l'hanno salutato, senza l'eccezione di due ragazzine che ridacchiavano imbarazzate mentre strillavano: "Ciao Enos!" mentre facevamo manovra.
Il suo momento di gloria.
Se siete interessati a fare quest'esperienza, non vi so purtroppo dire se il circo continuerà il tour o se era solo temporaneo: infatti, informandoci meglio dopo lo spettacolo, abbiamo scoperto che è una filiale italiana del Circus of Horrors inglese, derivante dal circo Bellucci (e scoprire questa cosa mi è piaciuta un po' meno, perché purtroppo il circo Bellucci ha un circo molto tradizionale e quindi usa animali, anche se, come ho detto, gli spettacoli del Circus of Horrors non ne prevedono, altrimenti inutile dire che onestamente non sarei andata).
Inoltre, in tour in giro per l'Italia c'è anche il Circos de los Horrores, la versione spagnola.
Insomma, se volete provare quest'esperienza, provate ad informarvi sui siti ufficiali dei due circi:
- http://www.thecircusofhorrors.it/
- http://www.circodeloshorrores.com/italia/

Se ci siete stati, all'uno o all'altro, non dimenticate di lasciarmi un commento e farmi sapere se vi è piaciuto!


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