lunedì 20 ottobre 2014

Uno in più - il mio compleanno 2014

Ci ho messo secoli a decidermi a scrivere il post, ma finalmente eccomi qui.
E voi vi chiederete: "perché accidenti dedicare addirittura un articolo sul blog al tuo compleanno?"
No, non si tratta di egocentrismo quanto più di un evento estremamente raro, che in quanto tale merita di essere documentato.
Ma più raro ancora dell'evento stesso è il fatto che la maledizione si è spezzata. Quale maledizione? Se volete saperlo, non vi resta che andare avanti nella lettura!

Partiamo dal presupposto che il mio compleanno è sempre stato, per me, un giorno sfigatissimo.
L'energia negativa dell'universo si è sempre ed irrimediabilmente concentrata su di me ogni cinque ottobre, incasinandomi la vita.
Visione apocalittica? Sì, parecchio, ma forse la pensereste così anche voi se a dieci anni foste finiti a passare la vostra festa in camera, da soli, a piangere perché tutti gli invitati avevano deciso di ammutinarsi e giocare a Ruba Bandiera, il gioco che più odiate al mondo.
O se il vostro ex vi avesse rovinato l'unica festa a sorpresa della vostra vita.
O se ai diciotto anni tutti fossero fuggiti subito dopo cena, non potendo rinunciare ad una serata in discoteca che potevano ripetere un altro sabato.
Insomma, ad un certo punto Claudia si è rotta le scatole e ha deciso che, se proprio doveva andare così male ogni volta, avrebbe rinunciato a festeggiare, perché tanto è "uno in più, nient'altro che un numero" (cit.).
Non che la sopracitata energia negativa dell'universo mi abbia lasciato in pace quando non festeggiavo, eh, ma almeno la cosa era più sopportabile.
L'unica cosa che faccio dal 2008 è pranzare con la famiglia del mio compagno e mangiare una fetta di torta con loro, cosa che facciamo ogni anno per tutti i componenti della famiglia.
C'è una sola cosa che cambierei di questi pranzi, ed è... beh, la dannata candelina sulla torta.
Chi mi conosce sa che stare al centro dell'attenzione mi imbarazza da morire, e il culmine si raggiunge quando ti trovi a dover spegnere la candelina (e se sei sfigato forte vogliono pure farti la foto mentre fai la bocca a culo di gallina per soffiare) e tutti ti cantano la stramaledetta canzoncina e poi, non contenti, ti fanno pure l'applauso, che è quasi (ma quasi) più imbarazzante di quello che fanno al pilota Ryanair quando atterra. Ma dettagli, cosa non farei per una fetta di torta!

Cooooomunque, tornando a noi... la mia idea iniziale era di fare come ogni anno, ovvero evitare come la peste festeggiamenti e cercare di non attirare troppo la sfiga, ma non avevo calcolato Alejandra, la mia amica messicana che forse qualcuno ricorda da QUESTO POST.
Fatto sta che Alejandra decide di venirmi a trovare proprio la settimana in cui cade il mio compleanno ed io, in un momento di gioia e masochismo, decido di fare un nuovo tentativo e festeggiare.
E festeggiare davvero stavolta, non come nel 2008 quando sono andata a mangiare una pizza con Enos e i suoi amici che mi conoscevano da poco e non sapevano che fosse il mio compleanno (e a cui, ovviamente, ho evitato di dirlo)!
Mi sarò pentita circa ottocento miliardi di volte da quando ho deciso di festeggiare, però ormai...........

La prima vera difficoltà che mi mette in agitazione è la preparazione dei mini cupcake che volevo assolutamente fare come dolce: venerdì sera, il 3 ottobre, mi metto all'opera e preparo la solita base di cupcake al cioccolato che faccio sempre, presa dal sito di Misya.
Per la prima volta in assoluto, ci finisce troppo lievito (la ricetta lo indica a cucchiaini e non in grammi) e i miei piccoli, poveri cupcake collassano!
Ora immaginatemi, alle dieci di sera e sporca di cioccolato mentre cerco di fare delle decorazioni di cioccolato fuso su carta da forno con la penna da dolci e, presa dal nervosismo, scarico tutta la penna su un angolo del foglio e prendo il cioccolato fuso direttamente col dito per mangiarmelo.
Immaginate anche quel povero disgraziato di Enos che non sa più cosa dire o fare, mentre io mi lamento della sfiga cosmica: "BUUUUUUUUUUUUU! TE L'AVEVO DETTO CHE IL MIO COMPLEANNO PORTA SFIGA, E TU NON VOLEVI CREDERCI!! GUARDA I MIEI CUPCAKE!"
"Dai, che sistemiamo in qualche modo! Li rifacciamo!"
"BUUUUUUUUUU! NON C'E' PIU' TEMPO! SONO SEMPRE VENUTI, SEMPRE, E OGGI GUARDA CASO SI SUICIDANO! E' IL MIO COMPLEANNO, LO SAPEVO! SANNO DI ESSERE I MIEI CUPCAKE DI COMPLEANNO!"
Se pensate che io stia inventando di sana pianta i miei discorsi... detesto ammetterlo ma no, l'ho pensato e detto sul serio.
La sfiga di compleanno era arrivata in anticipo a mettermi i bastoni tra le ruote!
Fortunatamente con me c'era Enos che ha riportato l'equilibrio nel mondo, o meglio, l'equilibrio nell'impasto, aggiungendo nuovo impasto senza lievito fino a stabilizzare il tutto.
Enos santo subito, manco a dirlo.
Ho finito di sfornare alle tre del mattino, ma ne è valsa la pena.

Sabato andiamo a prendere al punto d'incontro Alejandra, che dovrebbe arrivare in auto con Paul, il fidanzato austriaco, e qui arriva il secondo problema: si sono persi e sono finiti a Trieste!
Che la sfiga di compleanno abbia colpito anche loro?
Ovviamente la mia testa inizia a fare pensieri tipo: "E se, viste le tante ore di auto, si fermano a dormire a Trieste e poi domani, per qualche oscuro motivo, non arrivano in tempo per festeggiare? Oddio, lo sapevo che non dovevo organizzare una festa!"
Mi ero già più che pentita di avere organizzato, ma ormai era tardi, considerato che avevo già invitato le persone e che Mario, uno degli invitati, si era preso la serata libera dal lavoro apposta per esserci.
Mi sono limitata a maledire le mie idee del cavolo e a sperare che Alejandra e Paul riuscissero ad arrivare.
Forse in quel momento la Sfiga si è ricordata che gli obiettivi non erano loro e che non era giusto che dovessero pagarla, perché finalmente riescono a trovare la strada e arrivare.
Passiamo la serata al pub, Paul probabilmente aveva le Duracell, altrimenti non mi spiego come possa essere così sveglio e pimpante dopo una decina di ore passate a guidare.
Nel frattempo, mentre il cellulare si rifiuta di avere campo, mi arrivano i primi messaggi d'auguri perché la mezzanotte è passata.
Enos se ne rende conto a casa e mi fa gli auguri, poi ovviamente andiamo a dormire perché siamo  tutti a pezzi, tranne Paul che dice: "Ma quindi ora si va a letto?" e io che mi chiedo: "Minchia, cosa vuoi fare all'una del mattino e dopo che ti sei alzato alle sei per fare dieci ore di viaggio, esattamente?".
Altri auguri sono poi arrivati sia al telefono che su facebook, compreso - con mia somma delizia - un disegno personalizzato di un'amica veneta che ho conosciuto finalmente di persona giusto una settimanina fa (e fate un salto sulla sua paginetta, da bravi, cliccate QUI).


La mattina dopo mi sono alzata di buon'ora per decorare i mini cupcake, che ho finito quasi tutti da sola, ma è una cosa di ben poco conto rispetto alla felicità di avere Ale in tempo a casa mia! Paul, invece, doveva partire domenica pomeriggio per tornare a casa, ma  riuscito a partecipare al pranzo di compleanno con la famiglia di Enos.
Con mia somma delizia, sono riuscita a schivare le candeline e mi sono anche risparmiata la canzoncina.
Mi sono gettata dietro le spalle la vanga per scavarmi la fossa dell'imbarazzo e mi sono goduta il pranzo.

Nel pomeriggio ho finito le ultime decorazioni cupcakose (?) e Ale mi ha dato una mano, oltre che il suo regalo ("Eri tu il regalo!! Perché me ne hai fatto uno? Dovevi appenderti un nastro al collo!"): una scatola gigante di palle di Mozart, dei cioccolatini austriaci.
In questo momento la scatola è a metà, circa.
Alla fine sono venuti fuori settanta mini cupcake e, quando mi sono chiesta se fossero abbastanza per otto persone, ho realizzato di essere la degna figlia di mio padre.


Per la pizzeria ci siamo affidati alle recensioni su tripadvisor e, quando siamo arrivati, orrore degli orrori: ci è toccato aspettare un'ora per cenare!
Tutti chiacchieravano tra loro, ma io dentro di me urlavo: "Oddio, è la sfiga di compleanno! Si scazzeranno tutti perché ci tocca aspettare secoli per cenare! E avevo pure prenotato! E se poi la pizza fa pure schifo?"
La pizza non faceva schifo, se v'interessa saperlo.
Nell'attesa tra l'altro Terry e Mario mi hanno dato il loro regalo (e io che mi ero raccomandata di non farlo!!!): "Le Parole Segrete", di Joanne Harris, che si va a sommare al libro ricevuto per posta da Antonio, Ilaria e Daniela, ovvero "Il Castello per Ognidove", della Jones, che mentre vi scrivo, sappiatelo, ho già divorato e adorato.
Dopo cena siamo andati a casa di Caterina per mangiare i cupcake e, mentre li tiravamo fuori dal frigo Caterina e Riccardo hanno insistito che aprissi il loro bruttissimo regalo handmade.
Non è che lo chiamo brutto perché lo penso, eh... cito solo le loro parole!
Per i più curiosi, si tratta di un paraorecchie di un verde quasi nero (e il verde e il nero, combinazione - o forse no - sono i miei colori preferiti), con delle strane orecchie attaccate che mi fanno sembrare un elfo.
Sono andata avanti cinque minuti a sbatacchiare le mie nuove orecchie squittendo: "Dobby è un elfo libero!!!"
Poi ho dovuto smettere perché nel frattempo i cupcake erano arrivati ad una temperatura adeguata, e se parlo, va da sé, non posso masticare come si deve.
Su settanta cupcake, sappiate che ne sono avanzati diciassette ("Occa**o, lo sapevo, dovevo farne di più!!!").

La serata si è conclusa benone, ma in realtà la storia non finisce qui, perché c'è un ultimo, piccolo paragrafo di cui parlarvi.
Domenica 12 ottobre c'è stato un meeting di Subspedia a Milano.
Siamo andati a pranzo insieme a Rosso Pomodoro, e lì ho scoperto che la vanga tutto sommato mi sarebbe servita: mentre ancora guardo il menù delle pizze, chiedendomi dove accidenti sia la Margherita, arriva Walter e mi deposita davanti una borsa enorme che si trascinava dietro dal mattino, e mi dice che è per me.
Non solo ho aperto il regalo a sorpresa di alcuni dei miei amici della community di sottotitoli, ma mi sono anche dovuta alzare in piedi per farlo mentre Vali mi faceva un video per Dora e l'altra Valentina, che avevano partecipato al regalo ma non erano presenti.
Rosso Pomodoro è niente, in confronte al colore della mia faccia, che non potevo vedere ma potevo senza ombra di dubbio percepire e immaginare.
Avrei voluto piangere per la commozione, però c'era davvero troppa gente e mi sono limitata ad esibire un rossore spettacolare.
Il mio regalo erano una piastra per cupcake/muffin e una per i waffel. Nello stesso momento, combinazione, Enos mi scriveva un messaggio per avvisarmi che c'era della crema di nocciole handmade in frigo, regalata da cognato e dalla sua fidanzata.
Una volta ero a dieta.





Insomma, questa è la storia di una maledizione spezzata e di tanto tanto ammmmoreh tra amici, e di come Claudia finalmente ha capito che non serve schivare il proprio compleanno, se lo si passa con le persone giuste!
Quindi, grazie un po' a tutti: a chi mi ha fatto gli auguri, a chi mi ha fatto regali, a chi è venuto alla festa di compleanno che non pensavo avrei mai organizzato, a chi avrebbe voluto abitare vicino per esserci e a chi, semplicemente, mi vuole bene.
Vi lascio con un'ultima foto, giusto per concludere degnamente questo post scritto un po' al presente e un po' al passato:






4 commenti:

  1. ODDIO LA FOTO AHAHAHAHHAHAH sei adorabile *-*
    Comunque, ancora auguriii!!!! Me l'hai lasciato un dolcettino? v.v

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    1. Il giorno che riusciremo ad incontrarci, magari te li faccio :D

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  2. Quanto mi dispiace abitare così lontano!! :(
    Più ti leggo e più ti parlo e più mi rendo conto che sarebbe bellissimo poterti incontrare quando voglio :)
    Comunque condivido il tuo imbarazzo da "ommioddio devo spegnere la candelina, la gente mi fissa e canta" lol XD
    E i paraorecchie e la foto sono adorabili! *-*
    Un bacione Cla!
    P.s. Hai più provato la piastra da muffin? :D

    Rob/Arwen

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    Risposte
    1. L'ho provata ieri sera, ma siccome sono stupida ho scelto l'impasto sbagliato XD
      Era un impasto da pizza chiuso a fagottino per fare i muffin pizza, però prima di tutto poi a infilarli nella piastra calda è stato un casino; seconda cosa sopra andrebbero decorati ancora a crudo, ma la piastra si chiude e quindi non ho potuto! In ogni caso sono venuti bene, anche se la decorazione sopra li avrebbe ammorbiditi, quindi non vedo l'ora di provare con dei muffin normali, magari partendo da quelli salati che nel mio forno non vengono proprio >.<

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