venerdì 30 maggio 2014

Un weekend da ricordare!

Pur avendo creato questo blog ad uso personale non parlo molto di me, ma questa volta condivido con voi il mio weekend, perché è stato per me così speciale ed importante da meritare assolutamente uno spazio tutto suo per ricordarlo.
Qualcuno di voi sa che traduco per Subspedia. Beh, ogni tanto si fanno dei meeting ed io e altri ne abbiamo organizzato uno a Torino, approfittando di un weekend in cui una delle "gianduiotte" presenti aveva casa libera.
L'idea era di fare un raduno, un pigiama party e festeggiare - anche se in ritardo - il compleanno di Valentina, la ragazza che ci avrebbe ospitato a casa sua.
Non so se qualcuno, a parte i presenti (e forse neanche loro, si sa mai), avrà voglia di leggere tutto il papiro che scriverò - perché è impossibile, per un weekend così epico, spendere solo un paio di parole - ma voglio assolutamente raccontarvi tutto e riempire di dettagli colorati il mio resoconto, anche se sarà impossibile renderlo davvero. Chi non c'era può capire solo a metà, ma confido in un po' di empatia, e farvi sorridere non sarebbe poi così male.

Quindi, il mattino del 24 maggio, Claudia bella felice e canticchiando "Let it Go" (che poi trasformerà in "Lasso i", ma questo lo spiegheremo più tardi) si avvia verso la stazione centrale di Bologna, carica come un mulo, manco dovesse star via un mese.
Ebbene sì, il mio bagaglio comprendeva: zainetto con la roba per la notte e il cambio del mattino più due diverse edizioni di munchkin (a cui poi non abbiamo giocato), una tracolla con una parte del regalo per Vale e una borsa di tela piuttosto ingombrante, con dentro una cinquantina di mini muffin di tre gusti diversi (e se ve lo chiedete, eravamo solo in nove), la mia normale borsa perché non volevo mettere cellulare e portafogli nello zaino, due etti di jelly belly e dei lupini che avevo promesso alla festeggiata.
Il regalo doveva essere assolutamente una sorpresa quindi, dopo mille peripezie per sceglierlo e tenere tutto segreto, mi sono ritrovata con due di noi per comporlo e impacchettarlo (ed è un peccato non aver fatto un video, sembravamo dei chirurghi. "Scotch!"..."Forbici!"), mentre tutti gli altri aspettavano già all'Old Wild West e Valentina, di tanto in tanto, inconsapevole, ci scriveva per sapere quanto tempo ci avremmo messo ad arrivare.
Ricordatevi di non rompere mai le palle a chi ritarda, magari sta preparando una sorpresa per voi!
Tra l'altro, il nostro tramare non è certo finito lì: bisognava ancora far firmare agli altri il biglietto!!!
Appena arrivati all'Old Wild, dove siamo stati accolti con dei "Finalmente" e "Ho fame", ho detto a Vale che avevo bisogno del bagno e che poteva accompagnarmi, così poteva darmi la maglietta con il logo di Subspedia che aveva ordinato per me per cambiarmi.
Tanto, si sa che le donne vanno al bagno in gruppo!
Dopo la pipì più lunga della mia vita, mentre mi chiedevo se potevamo tornare oppure no, Francesca e Valentina ci hanno raggiunte in bagno per lavarsi le mani. Sante subito.
Ed eccoci al nostro tavolo, mentre aspettiamo il pranzo:

 A sinistra, andando verso il fondo: io, Valentina (detta Vali), Andrea, Marghe e Walter (detto Uolt)
A destra, andando verso il fondo: Francesca (detta Zucca), Vale (detta Doc), Eleonora ed Elisabetta.

Prima di volare dal pranzo all'apertura del regalo, va detto che io e Fra abbiamo perso circa dieci anni di vita, perché mancava la tracolla col regalo!!!
"Fra, l'avete spostata voi la borsa?"
"No"
"Ma non c'è!"
"Stai scherzando?!?!"
Poi l'aveva spostata Andrea mentre eravamo in bagno. Infarto evitato per un pelo, come potete immaginare.
Niente da dichiarare sul pranzo, ci siamo semplicemente abbuffati come se non vedessimo cibo da qualche mese, quindi possiamo saltare direttamente al nostro labiale disperato quando Vale era distratta per decidere se darle subito il regalo o aspettare ancora.
"Ragazzi, sono piena, ho bisogno di camminare, usciamo!"
Disperazione a mille e gesti e sguardi che si moltiplicano tra noialtri, mentre cerchiamo di prendere tempo.
Inutile dire che siamo stati beccati!
A quel punto Andre, che aveva il regalo sotto il tavolo, ha iniziato a trafficare per tirarlo su, ma si era incastrato.
Ecco, immaginate Vale preoccupata che non capisce cosa stia succedendo e ce lo chiede, noi che ci fissiamo imbarazzati, Andrea ed Eleonora che cercano di scastrare la tracolla da sotto il tavolo.
Finalmente Andrea riesce nell'impresa e, affannato, piazza la tracolla sul tavolo davanti a Vale.
"Noooooooooo, mi avete fatto il regalo!!!"
Dopo una settimana di tribolazioni, complotti, acquisti in fretta e furia e tanti altri retroscena faticosissimi (immaginatevi un parto trigemellare, siamo lì), la faccia di Vale (e gli interminabili "aaaaaaaaaaaaw") davanti al suo regalo inaspettato e il sorriso mentre scartava tutto ci hanno ripagati.
Scartato il tutto, si è ritrovata davanti un cofanetto di legno con il simbolo di un doppio infinito pirografato a mano da Enos (a cui provvederemo a fare una statua), ispirato all'infinity box della serie tv "Revenge".


Aperta la scatola ha scoperto una quintalata di caramelle che coprivano tutto e sotto, frugando un po', un sacchettino con dentro la Stella del Vespro di Arwen.
Non finisce qui: tolte tutte le caramelle, c'era un pezzo di cartone di misura con scritto "URGENTE" che rivelava un doppio fondo e all'interno, incartati singolarmente, i dvd delle prime due stagioni di Revenge.



Finalmente liberi di alzarci, siamo corsi a pagare per poi avventurarci a visitare il centro di Torino, in cui non ero mai stata.
Tra un: "Qui puoi ammirare Louis Vuitton" e un "Qui hanno girato la pubblicità col pinguino della Vodafone", lasciatemi dire che Andrea, come guida, è fenomenale.
Ci ha mostrato un po' di cose principali e raccontato qualche aneddoto, e non ho potuto fare a meno di pensare che avrei pagato volentieri lui piuttosto che la guida che abbiamo incrociato che leggeva da tablet tutto quanto.
Eccovi qualche foto del nostro giretto turistico:

Chiese gemelle di piazza San Carlo (fotobombate da Ele)


 Calpestamento dei favoriti del toro (dicono che porti fortuna, ma a lui no di certo)


Palazzo Carignano (lato Piazza Carignano)


Biblioteca Nazionale


 Palazzo Carignano (lato Piazza Carlo Alberto)


A Piazza Carlo Alberto, già piuttosto provati per il caldo e il peso dei bagagli di alcuni di noi, ci siamo fermati per fare merenda.
Non solo io ho portato i muffin, ma avevamo anche la torta a sorpresa di Walter: il salame di cioccolato!
E, visto che non potete gustarne il sapore, vi lascio la faccia estasiata di Vale mentre lo divora:


Ed ecco anche le quattro traduttrici con le maglie di Subspedia:

Da sinistra: Margherita, Valentina, Eleonora ed io 

Dopo il nostro meritatissimo spuntino ipercalorico, abbiamo ripreso la passeggiata, quindi ecco qualche altra foto di quello che abbiamo visto:

Galleria San Federico

 Palazzo Madama


 
 Mole Antonelliana


 Da sinistra: io, Margherita ed Elisabetta, con la Gran Madre sullo sfondo

A quel punto si è fatto tardino e dovevamo prendere il treno per raggiungere San Benigno Canavese, quindi ci siamo avviati a prendere un autobus.
Una roba che non vi dico: strapieno, con gente che continuava a pressare per riuscire ad entrare ad ogni fermata ed io che pensavo: "Sì, ma basta: non c'è posto, sei orbo?!? Prendi quello dopo!"
Inutile dire che col cavolo, in ben due fermate abbiamo perso tempo perché la gente non ci stava ma si ostinava ad entrare, e questo ci è quasi costato la perdita del treno (e l'osso del mio collo nello scendere i gradini di corsa a Porta Susa), con la prossima corsa un'ora dopo.
Purtroppo abbiamo dovuto salutare Elisabetta e Vali, che non potevano fermarsi per la notte! >.<
Eccoci qui, trafelatissimi, finalmente a bordo del nostro treno, più fotobomber su cui ora che ci penso potevo incollare la faccia di Vale, che stava scattando la foto e quindi non è presente:


Arrivati alla stazione di San Benigno Canavese ci siamo fatti un po' di strada a piedi, con Uolt che soccombeva sotto il peso del suo borsone ed io che morivo di sete. Diciamo che, nel mio caso, più che camminare si potrebbe parlare di strisciare.
Un veloce cambio di magliette (e per qualcuno anche di pantaloni), ed eccoci tutti riuniti al tavolo della cucina di Vale, più suo fratello Dario e tre dei suoi amici.
Tra una patatina, una pizzetta e una fetta di frittata gentilmente offerta dalla madre di Vale, una bella carbonara per cena!



Fino ad ora siamo sembrati tutti più o meno persone normali, ma il vero delirio, in realtà, è partito da dopo la carbonara (e i dolci. Avremo preso almeno 10 kg a testa durante questo raduno).
Per passare il tempo, visto che la notte era ggggggiovane, abbiamo deciso di giocare ad indovinare il personaggio scritto in fronte.
Le regole sono semplici: ognuno ha un foglietto con un personaggio scritto in testa da indovinare, e deve fare delle domande che implichino risposta "sì" o "no".
Finché si ottiene un sì, si va avanti a chiedere; una volta ottenuto un no tocca al prossimo.
Ecco alcuni di noi, pronti per giocare con i nostri bigliettini appiccicati alla fronte:

Una menzione se la merita il personaggio di Vale, Papà Castoro.
"E' un uomo?" 
Immaginate i nostri sguardi mentre pensiamo "E ora che le diciamo? E' maschio, ma uomo mica tanto..."
Iniziamo a rispondere alcuni di sì, alcuni di no, altri "non proprio" e ancora sono volati dei "Beh...", e meno male che in questo gioco si dovrebbe rispondere solo sì o no.
Al che Valentina, vista la nostra indecisione, chiede: "Ok, ha un pene?"
Il disagio, proprio: il povero Papà Castoro un pene dovrebbe averlo, visto che ha tre figli... ma gliel'hanno mai disegnato?!
Se v'interessa saperlo, comunque, io avevo Tyrion Lannister, e sono stata la prima ad indovinare se escludiamo Dario, il cui personaggio (Ursula) è stato scelto da sua sorella.
"E' un personaggio immaginario?"
"Sì"
"Uhm... Allora, o è Ursula, o..."
Non sapremo mai chi è l'altro personaggio, perché siamo partiti con gli insulti prima che potesse finire di parlare.
Ovviamente gli abbiamo messo in testa un altro bigliettino, e che cavolo!
Tanto per gradire, vi condivido anche la foto di Eleonora versione disperata:


E dopo averla condivisa, vi dico addio perché temo che Ele prenderà l'auto in fretta e furia e verrà a Bologna giusto per ammazzarmi. Ele, se mi leggi... ti voglio bene! XD

Finito il gioco Marghe, Vale e Andre ci hanno intrattenuto con "Lasso i", versione napoletanizzata di Frozen trovata su youtube.
Eccoveli con il loro microfono improvvisato mentre cercano di seguire le frasi dialettali:


Se ve lo state chiedendo: sì, erano sobri.
Dopo la prima parte di delirio, Vale ci ha concesso un momento serietà, cantando per noi "My Immortal".
Già che ci sono e che questo è il mio blog e quindi posso farne ciò che voglio, vi faccio pubblicità al gruppo musicale di Valentina: visitate la pagina facebook dei Shades of Gray QUI e date un'occhiata al loro youtube QUI.
Ora che ho fatto il momento pubblicità, torniamo a noi e alla seconda fase del delirio serale.
Dario e Valentina tirano fuori una vodka alla pesca, una alla fragola e un limoncello per bere qualcosa in compagnia che non fossero birre o acqua.
Fin qui tutto bene, poi ad un certo punto salta su Eleonora che propone un gioco di carte alcolico. Eccallà.
Adesso ve lo spiego.

Si prende un mazzo di carte (o due, noi abbiamo giocato con uno solo), si mescola e si spargono tutte le carte a faccia in giù sul tavolo.
Ogni carta che viene pescata, a turno, rappresenta una diversa azione:

- Ace: chi pesca l'asso inizia a bere, il giocatore alla sua destra continua a bere finché il primo non smette.
- Two for you: chi lo pesca sceglie una persona che beve.
- Three for me: chi lo pesca beve.
- Four touch the floor: tutti devono toccare il pavimento (o il tavolo) il più velocemente possibile, l'ultimo beve.
- Five for the guys: bevono tutti i maschi.
- Six for the chicks: bevono tutte le femmine.
- Seven heaven: si alza un braccio al cielo, l'ultimo beve.
- Eight rotate: cambio giro.
- Nine rhyme: chi pesca dice una parola, a turno gli altri dicono una parola che faccia rima con la prima (no assonanze o consonanze) finchè il primo che sbaglia o ripete una parola già detta beve.
- Ten categories: chi pesca dice una categoria (es: auto della Fiat), a turno gli Ltri dicono una cosa che faccia parte della categoria (es: punto) finche il primo che sbaglia o ripete una parola già detta beve.
- Jack rule: chi pesca inventa una regola qualsiasi che sarà valida per tutta la durata del gioco a meno che qualcuno non la elimini con un altro jack.
- Queen: io non ho mai: chi pesca dice "Io non ho mai..." e chi l'ha fatto beve.
- King: ogni giocatore versa un poco del suo cocktail/alcolico nella grande brocca centrale. Chi pesca l'ultimo King beve tutta la brocca. 
 
In realtà non abbiamo usato il re con la regola canonica, ma l'abbiamo trasformato in un altro "Io non ho mai...".
E' stato divertente, specie quando ho pescato un jack e mi è venuta l'assurda idea di decidere che, ogni volta che chiunque diceva "lampone", tutti dovevano bere.
Paradossalmente sono stata quella che ha detto "lampone" meno volte, mentre qualcuno degli altri se ne approfittava di gusto.
Quando il jack è stato pescato da Eleonora, ha aggiunto un po' di sana casualità, trasformando la parola "lampone" in "ca**o".
Non è che uno voglia essere volgare, ma quando a volte ti capita di dover bere ti sale proprio un "Oh, ca**o!!!" e così tutti giù a bere.
In realtà siamo meno sboccati di quel che pensassi: sarà capitato due volte per caso e sei o sette apposta.
Cose che capitano quando giochi con della brutta gente XD
Per chi, come me, non ama esagerare con l'alcol, sappiate che è comunque giocabilissimo: basta bere cose con bassa gradazione alcolica (tipo birra) oppure bere a sorsi piccoli o entrambe le cose.
Quindi, dato che come gioco è divertente e si ride un sacco... dategli una possibilità!

 Una volta finito ci siamo dedicati solo al "io non ho mai", tanto per passare il tempo.
Via la birra, finita anche la vodka, ci siamo attaccati al limoncello (che, tanto per dire, odio con tutto il cuore).
Siccome faceva schifo un po' a tutti, pur di andare avanti a spararle grosse e giocare ci siamo addirittura buttati sulla cocacola!
Tralasciamo le cavolate che sono venute fuori, che un po' di sana autocensura ci sta. Vi dico solo che, visto che facevamo piuttosto casino, ci hanno sentito anche i vicini (lo deduco dal fatto che Dario e Giulia, ritornati da un giro fuori per prendere una boccata d'aria, ci hanno detto "vi si sentiva anche dal campetto di calcio"), e che quindi ora mezza San Benigno sa gli affari nostri.


selfie in sacco a pelo. riuscita palesemente male!
Purtroppo tutte le serate devono finire, anche quelle belle e piene di risate: ormai era piuttosto tardi, quindi ci siamo preparati per la nanna!
A parte Ele, che ha problemi alla schiena e che quindi si è accaparrata il divano, abbiamo tutti dormito in sacco a pelo, compresa Vale che ha preferito rimanere con noi.
Ci siamo messi in due file da tre, testa a testa, io a fianco a Valentina e di fronte a Walter.
Con tutta la stanchezza che avevo addosso avrei dovuto addormentarmi subito, invece anche quando si sono spente le ultime chiacchiere sono rimasta modello gufo a occhi spalancati nel mio sacco a peloversione mummia a rigirarmi.
Se non altro dopo un po' ho scoperto di essere in buona compagnia: anche Walter era sveglio e si rigirava ogni tanto, il che è stato provvidenziale perché non avevo a portata il cellulare per farmi luce e arrivare al bagno e ho chiesto in prestito il suo.

Non mi chiedete quanto ho dormito, non ne ho proprio idea... Dalle due alle quattro ore, suppongo.
Fatto sta che, quando la sveglia di Andrea è suonata, ero completamente in coma e non mi sentivo neanche tanto bene.
Mai mangiare i muffin al cioccolato alle tre del mattino, quando avete sbevacchiato (anche se siete sobri e neppure brilli) e sapete che non dormirete abbastanza: è un consiglio da amica.
Ecco alcuni dei sopravvissuti, la mattina dopo: 


Il programma era di prepararci a turno e poi tornare in centro a Torino per trovarci con Eleonora (detta Ellie), una degli editor di Subspedia che, pur non potendo essere dei nostri di sabato, ha deciso di farsi Milano-Torino per raggiungerci la domenica.
Purtroppo (o per fortuna, visto quant'eravamo stanchi) Ellie ha perso la coincidenza, quindi abbiamo avuto il tempo di fare tutto con più calma e di rigiocare ad indovinare il personaggio misterioso.
Delirio, again.
Questa volta siamo stati molto più sadici tutti quanti e non ci siamo limitati solo ai personaggi, ma abbiamo avuto anche un paio di oggetti.
Quella messa meglio ero sicuramente io, che avevo... rullo di tamburi... il cavallo di Cicciolina.
Avevo scoperto di essere un animale di un film famoso, conosciuto anche da chi non l'ha visto, italiano, poi dopo ho scoperto animale di taglia grande, da fattoria, non mucca... Alla fine sono arrivata a cavallo.
Mi ci è voluto un giro ancora prima di capire che si parlava del porno di Cicciolina. No comment.
Volete sapere cos'avevano scritto in fronte gli altri? Marghe aveva "La mucca della Milka", Uolt aveva "Paolo di Paolo e Francesca, Dante", Andre, cito testualmente, "Il bambino nel pancione enorme di Snow (Once Upon a Time)", Vale "Lampone" (esilarante!), Zucca non ha giocato.

Eleonora, il cazzambrella e la sua faccia sconsolata
Noterete che ho lasciato fuori Eleonora... Beh, ma perché lei merita un discorso tutto per sé, è stata la parte più divertente della mattinata!!!
Il biglietto sulla sua fronte era "cazzambrella".
E voi vi chiederete: ma che è un "cazzambrella"? Eh, a volte me lo chiedo anche io, sappiatelo.
Comunque, trattasi di un termine usato da alcuni dei presenti per dire "coso". Ergo: qualunque cosa può essere un cazzambrella!
Le comiche per fare indovinare la povera Eleonora, che ad ogni cosa che chiedeva otteneva risposte tipo: "Mbeeeeeeeh".
"E' un oggetto?" "Sì... no... mbeeeehhh.."
Alla fine, è arrivata alla conclusione di: essere un oggetto ma anche no, molti l'hanno in casa, anche se non sempre lo sanno, ce l'ha in casa anche Valentina, e lei l'ha toccato probabilmente anche più volte durante la serata.
Credetemi: avreste dovuto esserci per capire a pieno quante risate ci siamo fatti. O almeno, noialtri: Eleonora voleva sbranarci tutti, probabilmente.

Purtroppo le cose belle prima o poi sono destinate a finire, quindi ad un certo punto abbiamo dovuto avviarci verso la stazione per tornare in centro a Torino per le ultime ore insieme.
Alla stazione ci siamo lasciati indietro Vale, che è tornata a casa a studiare per un esame; subito dopo l'arrivo di Ellie, il tempo di una foto con i supersiti insieme a lei e abbiamo perso anche Andrea.
Dopo un pranzo veloce, è stata la volta di Francesca.
Nel frattempo, se non altro, siamo stati raggiunti da Giorgio, detto Kennon, ovvero il ragazzo di Eleonora.
Mi gonfio come un pavone nel dire che è più o meno venuto per conoscere me, perché insieme a lui io ed Eleonora giochiamo ad un gioco di guerra per cellulare (Clash of Clans, per chi se lo chiedesse. E se iniziate a giocare, sappiate che ho un clan mio e che quindi vi aspetto, eh? XD).
Per passare le ultime ore, sfatti com'eravamo, ce ne siamo andati al Miagola Caffè, un caffè che ospita sei splendidi mici coccolabili dai clienti, non lontano dalla stazione di Porta Nuova.
Non mi dilungherò a parlare di questo splendido locale, potete semplicemente leggere la mia opinione QUI.
Aggiungo solo la foto che ho fatto insieme a Ele e Giorgio, che nell'altro post non ho messo perché descrivevo solo l'esperienza al caffè.
Eccoci in tutto il nostro stanchissimo splendore:


Dopo una fetta di torta e qualcosa da bere, abbiamo perso anche Uolt ed Ellie, che sono fuggiti a prendere il treno per Milano per trovarsi con Vali, che era partita da Torino in mattinata e che avrebbe cenato con loro prima del ritorno a casa.
A questo punto non c'è molto altro da dire, in realtà: usciti dal Miagola Caffè ci ha raggiunto la cugina di Margherita (Margherita anche lei, tra l'altro) che abita a Torino e, dopo qualche chiacchiera seduti su una panchina io, Margerita, sua cugina, Eleonora e Giorgio ci siamo avviati alla metro, per dirigerci a Porta Susa, dove io e Marghe avremmo preso il treno di ritorno.
Con Giorgio ed Eleonora mi sono salutata in metro, e qui è iniziata la vera e propria malinconia: era davvero tutto finito!
Confesso: le lacrime mi hanno sorpresa, non pensavo sarei stata così male a fine raduno.
Era da quando avevo una storia a distanza con Enos che non mi sentivo così di mer*a prima di riprendere il treno per tornare a casa!
Viene sempre da chiedersi perché le cose belle debbano finire tanto in fretta.
Due mesi d'attesa, e poi puff, prima che potessi rendermene conto ci stavamo già salutando.
Ecco le ultime due sopravvissute subspediane, stanche e malinconiche:


 
Sono rimasta con le due Margherita a Porta Susa finché non è arrivato il treno di Marghe per tornare a casa, poi, insieme con la cugina e piena di malinconia, ho aspettato il mio treno di ritorno.
Sono tornata a casa decisamente stanca, non riuscivo neanche a parlare decentemente, biascicavo un sacco, tanto che quando sono andata a votare (alle dieci e mezza di sera, appena tornata dal viaggio) ho avuto paura che mi facessero qualche test antidroga.

E ora, come si fa a dare un degno finale a questo lungo post? Più ci penso, e meno mi viene in mente.
L'unica cosa che davvero penso è che uno stupido intervento sul blog non rende neanche lontanamente l'idea, per capire fino in fondo... beh, dovevate proprio esserci.
Vi siete persi Vale che strillava: "giù quei telefoni!!!" per paura che ci specchiassimo leggendo i biglietti in fronte, il karaoke in napoletano, Eleonora mezza ubriaca, il cazzambrella, l'importanza dei lamponi, la stanchezza del mattino dopo, Oreste la cavia che diventa un assatanato mentre mangia una fragola... non c'è modo di raccontare davvero tutto e di farvi capire le emozioni che ho provato, la gioia, il divertimento e la tristezza del ritorno a casa.
Abbiamo addirittura dei tormentoni, come "non è rilevante ai fini dell'indagine", frase ripetuta più volte durante il gioco del personaggio misterioso.
Impossibilitata a farvi capire quanto questo raduno abbia davvero significato per me, mi limito a chiudere con i ringraziamenti:

Grazie ad Andre per gli abbracci sinceri, a Marghe per aver quotato i miei doppi sensi, a Elisabetta, Vali ed Ellie che sono riuscite a venire "no matter what", a Zucca per aver affrontato la broncopolmogolaschifite pur di stare con noi, a Ele per averci fatto fare tante risate per indovinare il cazzambrella e per le sue facce in foto (ma non per il gioco di carte devastante), a Vale che ha aperto le porte di casa sua per tutti (e aggiungiamo pure un grazie ai suoi nonni, visto il casino che abbiamo fatto) e ci ha fatto sentire a casa e a Walter per essersi rigirato nel sacco a pelo per tutta la notte, facendomi sentire meno sola e ridacchiando con me ogni santa volta che scoprivamo di essere gli unici due stronzi ancora svegli.
Al di fuori di Subspedia, grazie a Kennon che è venuto a conoscermi e a Marghe Cugina che è rimasta a farmi compagnia fino all'arrivo del mio treno.
Sarò troppo sentimentale, ma lo dico lo stesso: siete fantastici, è stato uno dei weekend migliori che io abbia mai vissuto e mi mancate davvero da morire. 


Non me lo sarei perso per niente al mondo (Cuori in Atlantide).


 

















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