domenica 3 maggio 2015

Londra - giorno 3

Pensavate che avessi interrotto il mio resoconto di viaggio, vero? E invece no, avevo solo bisogno di una pausa, come vi ho raccontato in un post di scuse per inattività qualche tempo fa!
Vi ho lasciati dopo un secondo giorno passato tra TARDIS, cimitero monumentale e cibo etnico (ve lo siete perso? Come osate? Correte a leggervelo QUI) e ora ci ritroviamo tutti pronti per il terzo giorno, nonché purtroppo già il penultimo.
E' stato strano dover già dire: "Domani sera si torna a casa", ma ho cercato con tutta me stessa di non pensare a tutte le cose che avrei voluto fare e che, per forza di cose, non avrei trovato il tempo di fare e visitare.
E a proposito, il terzo giorno in quanto a visite è stato il più impegnativo, perché avevamo il nostro London Pass (un abbonamento che permette di visitare gratis un tot di attrazioni) pronto a fare faville e un programma fittissimo per far più cose possibili!

Come potete immaginare, visto che già dal primo giorno abbiamo camminato un sacco, al mattino volevo morire non appena ho messo i piedi a terra: che crampi ai polpacci! E oh, i talloni...
Fisicamente ero praticamente un catorcio, ma vi posso assicurare che, mentalmente, ero carichissima e super pronta alla nostra giornata di visite in giro per la città.
Prima tappa: il Globe Theatre il baracchino dei cupcake di Lola per la colazione dei campioni (obesi), poi Globe Theatre!
Confesso che, trattandosi di una ricostruzione e sapendo che non ci sarebbe stato molto da vedere, avevo un po' paura di pentirmi di aver scelto questa tappa, ma sono uscita dal teatro col sorriso sulle labbra, davvero!
Christine, la nostra guida, ha fatto da sola metà del lavoro: ci ha raccontato la storia del teatro con passione, con gli occhi pieni d'amore per quel posto. Credetemi, se l'aveste vista mentre, seduta sugli spalti, ci parlava del teatro originario e della ricostruzione... beh, avreste capito anche voi cosa intendo.
Non importa che sia una ricostruzione, quando sono finalmente entrata all'interno del Globe Theatre mi sono emozionata tantissimo, era davvero meraviglioso.
Non in ultimo, lo ammetto, ho pensato al Dottore e al suo "expelliarmus", e non ho mancato di chiedere a Christine se la scena fosse stata davvero recitata nel teatro.
Fortunatamente lei, che ho scoperto essere fan, ha saputo rispondere confermandomi che sì, Tennant aveva girato la scena proprio lì, anche se non ha saputo indicarmi il punto preciso (meglio così, avrei rischiato di leccare il pavimento).

Forse forse, è stata la visita più bella della giornata, nonostante sia durata una mezz'oretta (escludendo, però, i plastici e i costumi di scena che si potevano ammirare nell'attesa che iniziasse il tour guidato).
Breve ma intensa, io un salto ve lo consiglio, specie se vi capita una guida appassionata e carismatica come la nostra!

La nostra idea iniziale era di visitare la HMS Belfast, l'incrociatore ormeggiato nei pressi del Tower Bridge, ma purtroppo abbiamo rinunciato ancora prima di arrivare in quel di Londra, scoprendo che la visita avrebbe richiesto dalle due alle tre ore. La nostra visita lunga di punta sarebbe stata la Tower of London, quindi abbiamo scartato la Belfast ripromettendoci di tornare una terza volta e passare a visitarla.

Prossima tappa, già che dovevamo arrivare dall'altro lato del Tamigi: il piano superiore del Tower Bridge.
Lungo il corridoio superiore c'erano le fotografie e le descrizioni di diversi ponti, su cui devo ammettere non mi sono soffermata troppo, e il pavimento era di legno con alcune parti trasparenti per guardare di sotto.
Se vi capita, consiglio di far coincidere una vostra visita al Tower Bridge con la sua apertura, dev'essere magnifico guardarlo dall'altro mentre si divide in due per far passare qualche nave!
Tutte le date delle varie aperture le trovate su internet, quindi date un'occhiata.
Dopo il passaggio sul ponte superiore, abbiamo scoperto essere inclusa la visita alla sala macchine, con i vecchi motori a vapore originali.
Io non ci ho capito molto, in realtà, ma sono sicura che ad Enos sia piaciuto!
E' stata una visita breve che abbiamo incluso giusto perché era di strada, niente di speciale ma non dovendo pagare grazie al London Pass... perché no?
Prima di dirigerci verso la Tower of London, una volta usciti dalla sala motori, già che eravamo di nuovo dal lato sbagliato del ponte, abbiamo fatto un salto al Borough Market per smangiucchiare qualcosa.
Era tardino per pranzare e qualcosa aveva già chiuso, quindi non abbiamo avuto troppe alternative, ma almeno abbiamo avuto occasione di sederci nel parchetto di una cattedrale e gustarci il nostro pranzo con calma.

Poi, finalmente, la visita che stavo aspettando: la Tower of London!
La volta scorsa, nel 2012, c'ero stata soltanto davanti e un po' mi ero pentita di non essere entrata a visitarla.
Esistevano anche tour con guide in costume d'epoca, ma il nostro biglietto offerto dal London Pass non le prevedeva, così ci siamo presi l'audioguida, che sembrava tanto un cellulare di quelli enormi di una volta.
Col senno di poi, ne sarebbe bastata una perché il volume era regolabile, ma tanto abbiamo pagato tipo due sterline a testa.
Abbiamo ascoltato qualche aneddoto interessante durante la visita, ma devo dire che a differenza del Globe Theatre, che mi ha piacevolmente lasciato stupita... beh, da questo tour mi aspettavo qualcosina di più.
Tra l'altro la mia parte macabra aspettava di vedere la stanza delle torture, per poi scoprire che non ce n'era una, anche se abbiamo visitato la torre dove venivano rinchiusi i prigionieri.
Qui si potevano vedere le incisioni che hanno fatto all'epoca durante la prigionia, il che mi ha dato un po' i brividi per il forte eco del passato.
A quel punto però iniziavamo a sentirci davvero provati dalla camminata, perché si faceva un sacco di viavai e anche gli scalini non mancavano!
Tra l'altro, durante la nostra visita, abbiamo potuto sperimentare il tempo pazzo di Londra: dal sole, alla pioggia alla... beh, grandine!!!
(Fortunatamente la grandinata non è durata più di cinque minuti).
Una volta finito con l'audioguida, che nominava un sacco di volte la White Tower senza però spiegare cosa ci fosse ora al suo interno, siamo andati a dare una sbirciatina, non senza passare prima a guardare i gioielli della corona.
All'interno della White Tower abbiamo potuto ammirare armature d'epoca e simili, interessante, ma c'è voluto un altro bel po' di cammino prima che riuscissimo a riemergere, ancora più provati di prima, tanto che abbiamo deciso di saltare la visita al museo dei trasporti per limitarci alla crociera sul Tamigi.

Modificando il nostro programma, siamo quindi tornati in bus verso il Parlamento per partire da lì e tornare verso la Tower, perché la sera avevamo appuntamento in un pub della zona con Valentina, un'amica che da un po' si è trasferita in Inghilterra.
Non sapevo cosa aspettarmi dalla crociera sul Tamigi, devo dire che è stata piacevole.
L'interno del... non so come definirlo, battello? >.< da crociera è pieno di tavoli e sedie, con un bancone del bar all'estremità e una sala superiore dove si può ammirare Londra da sedili all'aperto.
Siccome morivo di freddo siamo rimasti dentro e mi sono scaldata con una cioccolata calda mentre facevo merenda con un muffin.

Riuscire finalmente a vedere il Tower Bridge - il mio monumento preferito - illuminato è stato meraviglioso ma, che ve lo dico a fare, ancora più bello è stato riabbracciare Vale e andarcene insieme a smangiucchiare qualcosa al pub davanti ad una birra.
Abbiamo assaggiato anche la famosa Chicken Pie e ho potuto constatare che le patate dolci fritte sono buonissime.
Inutile fare finta di non aver mangiato come dei maiali, è tutto documentato fotograficamente!
A mia discolpa, posso dire che si sa che in vacanza ci si dà alla pazza gioia... anche col proprio stomaco.
Durante la serata abbiamo riso tantissimo, non importa quanto stanchi fossimo e quanto a pezzi ce ne siamo poi tornati in albergo: è stato bello rivederci, raccontarci le ultime novità e mangiare insieme.
Specie poi quelle torte assassine cioccolatose che abbiamo ordinato e che non ricordo neanche più cosa fossero. Cioè, in realtà lo ricordo: un concentrato di grassi e diabete, ovviamente. Dettagli.

Un'ultima serata londinese degna di essere chiamata tale, in attesa dell'indomani, dell'ultima giornata in giro e del viaggio di ritorno verso casa.
A presto per il resoconto finale, prometto di non farvi aspettare un altro mese e mezzo!

1 commento:

  1. Claudia ♥ Ma che bel viaggetto! Mi piacerebbe tanto tanto andare a Londra ♥ Mangiare come maiali? XD Non solo a Londra capita, tranquilla!

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Un commentino è sempre gradito, se lascerete traccia del vostro passaggio ne sarò davvero molto felice!

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