mercoledì 31 dicembre 2014

In città zero gradi - Daniel Glattauer

TITOLO: In città zero gradi
AUTORE: Daniel Glattauer
EDIZIONE: Feltrinelli
PREZZO: 16€
PAGINE: 211

TRAMA: Max detesta il Natale e quest'anno, per la prima volta in vita sua, è fermamente intenzionato a lasciarselo alle spalle e a fuggire in un paradiso esotico. Purtroppo, però, ha fatto i conti senza Kurt, il suo cane. Kurt è stato un investimento sbagliato: passa la maggior parte del tempo a dormire e, quando si muove, tutt'al più lo fa per sbaglio. A chi affidarlo durante la vacanza? All'inizio Katrin non ha nulla a che spartire né con l'uno né con l'altro. Alla soglia dei trent'anni deve, suo malgrado, sopportare genitori che devono, loro malgrado, sopportare il fatto che lei non abbia ancora trovato l'uomo giusto. Con l'avvicinarsi del Natale e della tradizionale riunione di famiglia, la pazienza di tutti giunge al limite. Di colpo, però, ecco che all'orizzonte spunta Kurt. A Katrin non piacciono granché gli animali, ma a suo padre ancora meno. L'inserzione di Max per un dog-sitter è un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Così in un attimo lei architetta un piano formidabile. Mentre in città la temperatura continua a scendere e la prima neve ammanta di bianco le strade, le vite di Max, Katrin e Kurt si intrecciano inesorabilmente, in un crescendo di sorprese, trovate geniali e battute memorabili. Una nuova e intensa storia d'amore, con il giusto mix di leggerezza e serietà e due indimenticabili protagonisti. Anzi, tre: fare i conti senza Kurt è davvero impossibile. 

IL MIO PARERE: Ho iniziato questa lettura con le migliori aspettative, dopo aver già letto "Le ho mai raccontato del Vento del Nord" e seguito e averli adorati, per poi rimanere un po' delusa, per poi sentirmi abbastanza felice di averlo letto.
Lo so, è strano, ma immagino che verso il finale io mi sia sentita più bendisposta verso questa narrazione e il mio voto si sia leggermente alzato anziché - come temevo - abbassato.
Prima di tutto, se cercate una lettura a tema natalizio e che parli proprio del Natale, vi consiglio di deviare: sebbene ambientato nel periodo giusto, della festività praticamente non se ne parla.
Dopo questa premessa, veniamo a noi, anche se confesso di non saper bene cosa dire, perché è difficile parlare di un libro che mi è piaciuto ma anche non piaciuto (eh, lo so).
Dunque, ad ogni inizio capitolo abbiamo lo scandire dei giorni, senza saltarne neanche uno; talvolta vedremo tutto dal punto di vista di Max, altre volte avremo quello di Katrin, in un paio di occasioni addirittura scopriremo cosa pensa Kurt, l'unico vero protagonista per cui mi senta di simpatizzare parecchio.
Non che Max e Katrin siano propriamente antipatici, intendiamoci... è solo che non sono riusciti a conquistarmi. Sì, la goffaggine del loro tentativo di rapportarsi l'uno all'altra fa tenerezza, ma non ho provato affetto per loro, mi erano quasi indifferenti.
Katrin è una ragazza normalissima che presto compirà trent'anni e vorrebbe soltanto che i suoi genitori smettessero di aspettarsi che lei si fidanzi, si sposi e faccia una valanga di nipotini;
Max è un uomo incapace di rapportarsi alle donne che gli interessano a causa di... no, non contateci, non ve lo racconterò perché è parte integrante della vicenda: sta a voi scoprirlo!
A portarli a conoscersi è l'annuncio di Max su internet, che vorrebbe qualcuno che si occupasse del suo sonnolento cane per Natale, mentre lui fugge alle Maldive, e da qui partono i loro incontri, le telefonate e le email, in cui hanno modo di "conoscersi", parola che inserisco tra virgolette perché in realtà durante questi loro dialoghi non è che parlino molto di loro stessi!
Forse proprio per questo, oltre al fatto che si tratti di incontri/email/telefonate brevi, sono rimasta delusa dal loro innamoramento.
Un attimo prima Max incontra Katrin per farle conoscere il cane, un attimo dopo si risentono e nel terzo attimo, prima di un battito di ciglia, sono entrambi follemente innamorati, con il prezioso contributo di una torta alle pere.
Non è questione di credere o meno all'amore a prima vista, è piuttosto il fatto che l'autore non descrive il loro primo incontro come quel genere di incontri che ti folgorano e ti cambiano la vita per sempre. La prima volta che si vedono, Max e Katrin danno mostra di essere totalmente indifferenti l'uno all'altra.
Lo stile narrativo è davvero simpatico, pieno di battute carine, anche se Glattauer inserisce un sacco di informazioni in pochi secondi, facendomi immaginare lui che parla a macchinetta e la persona di fronte - in questo caso, io - che annuisce istupidita perché, cavoli, troppa roba da elaborare tutta in un colpo, rallenta un attimo!
Una volta che ci fai l'abitudine, però - e non serve troppo tempo - scorre ancora meglio di prima e si riesce a sorridere con maggiore convinzione alle battutine dell'autore.
Prima di leggere il finale ero poco convinta, un po' per la storia d'amore uscita praticamente dal niente, un po' per l'assurdità delle situazioni, un po' per il fatto che i protagonisti non hanno catturato l'interesse... avrei dato tre punti su cinque, una lettura carina e simpatica ma niente di eccezionale insomma, però diciamo che il finale mi ha strappato un sorrisone e mi ha messo di buonumore, quindi un mezzo punticino in più se lo prende.
Consigliato ai romantici appassionati di protagonisti goffi e pasticcioni, per una storia che si legge velocemente (solo duecento pagine) e che strappa qualche sorriso, con un finale che mette assolutamente allegria.


VOTO: 3,5/5

2 commenti:

  1. Io l'ho comprato l'estate scorsa (eh sì, ormai devo dire così ç___ç), ma non l'ho ancora letto.. spero di rimediare presto!

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