domenica 17 agosto 2014

Io & Mirabilandia

Un giorno un certo signor Grogan ha deciso di scrivere un libro intitolato "io & Marley", quindi non vedo perché io non possa scrivere un piccolo post sul blog intitolato "io & Mirabilandia", che poi anche se non diventa un best seller va bene lo stesso.
In realtà non so bene come iniziare, né come finire, so solo che mentre tornavo a casa (da Mirabilandia, ovviamente) ero pienissima di idee su cose da scrivere.
Le idee, stranamente, ci sono più o meno ancora, quel che non c'è è uno schema ben preciso, ma come al solito improvviserò, tanto devo giusto scrivere per me e per qualche lettore. Mica per svalutarvi, gente, vorrei creare post fichissimi da leggere, ma diventa difficile alle dieci e cinquantanove di sera, appena tornata e stanca morta. Anzi, facciamo morta senza stanca.
Ho come la sensazione che finirò domani, e ho anche il vago sentore di divagare, ma non ne sono sicura perché sono così stanca che le mie dita stanno muovendosi in automatico seguendo il filo dei pensieri di una Claudia decisamente zombie.
Insomma, ho messo il pilota automatico.

La mia prima volta a Mirabilandia è stata nel lontano 2008, che detto così pare ieri perché tutti pensiamo di essere ancora nel 2000, ma poi cavoli, è proprio il 2014, quindi ci sono stata ben sei anni fa, e in sei anni succedono un sacco di cose, tipo fidanzarsi con l'amico friendzonato di cui ti sei innamorata durante il soggiorno al parco, ingrassare, quelle cose lì.
Insomma, dicevo, la mia prima volta a Mirabilandia è stata nel 2008, e da allora non ho più mollato la presa.
Questa è stata la mia quarta volta al parco, ed è capitato un po' per caso, quando un'amica in vacanza da quelle parti mi ha invitata ad unirmi a lei e al fratello per un tuffo nel divertimento.
Chi ero io per dire di no? Soprattutto considerando che in realtà sono stata io ad invitarla, e che lei ha semplicemente rilanciato raccontandomi che doveva già andare col fratello.

Non vi dico l'emozione di tornare, tanto che - forse per uno sbalzo ormonale da premestruo, ed una volta tanto non è una scusa - quando ho visto la ruota panoramica e la discesa del Katun stagliarsi all'orizzonte mi è scesa la lacrimuccia. Sono una sentimentalona.
Il primo giorno l'abbiamo passato con la mia amica Valentina, il fratello e un suo amico, mentre il secondo per un paio di imprevisti siamo tornati per il giorno gratis bonus da soli, come una vera coppietta che ricorda com'è stato innamorarsi.
Entrambi i giorni sono stati divertenti (e stancanti. Un sacco), ma non voglio parlarvi di questi due giorni nello specifico, quanto del mio rapporto in generale con Mirabilandia e le sue attrazioni.
Siccome in quattro anni di parco ho provato quasi tutte le attrazioni, eccezion fatta per quelle dei bambini (forse, però, avrei dovuto fare la giostra dei cavalli, che ha due piani, il che la rende assolutamente figa e per niente inopportuna per qualunque donna adulta), è forse il caso di fare un elenco delle principali, raccontandovi del mio parere e delle mie esperienze.

PAKAL: Non importa essere a Mirabilandia e provare il Pakal, troverete questo tipo di montagna russa per famiglie in qualsiasi luna park cittadino.
Forse, però, i simil pakal del vostro luna park preferito non frenano come questo, che cerca di indurre ogni uomo a sparare a salve per il resto della propria vita.
Allo stesso modo, non importa quante montagne russe simili possiate trovare in giro: ci salirete ugualmente, e farete anche la fila per avere l'opportunità di castrarvi senza passare in ospedale.

EUROWHEEL: dovevano scegliere un nome figo, forse, però si tratta semplicemente della ruota panoramica... e che ruota! La più alta nell'Europa continentale.
Un giro è praticamente d'obbligo, fosse anche solo per dire che siete stati sulla ruota panoramica più alta di bla bla.
Per me corrisponde un po' ad un'attrazione estrema, visto che soffro di vertigini... la mia prima volta sulla ruota è stata un incubo!
Riassumo semplicemente la mia esperienza con un: "OMMIODDIO SIAMO FERMI!!!" "No, guarda, ci muoviamo lentamente, ma non siamo fermi!"
Momento di imbarazzo, subito seguito dalla quiete, poi Enos fa per alzarsi e dice: "Mi siedo lì vicino a te?"
Pucci, lui, che voleva tranquillizzarmi e invece si becca un: "NO CA**O STAI FERMO CHE SE NO DONDOLA TUTTO!!!"

DISCOVERY: La famosa torre che ti fa salire e ti ributta giù in velocità.
Ci sono salita una volta, facendomi coraggio, e mi è bastata! Durante la salita avevo tutto il tempo di notare quanto in alto stessimo andando, e per quanti metri mi sarei sentita come in caduta libera.
Panico a non finire, soprattutto quando, dalla cima, ho sentito il rumore dei pistoni e mi sono resa conto che sì, lo stavo facendo davvero.
Neanche il tempo di pensare che ero un'idiota che sono precipitata, urlando come una pazza.
La foto che hanno scattato durante la discesa era da dimenticare, ve l'assicuro.
L'urlo di Munch mi fa una pippa.

COLUMBIA: la torre sorella del Discovery, che ti lancia verso l'alto anziché verso il basso.
Ho preferito rispetto al Discovery: non c'era tempo per farsi prendere dal panico, prima ancora di poter inveire contro il mondo o chiamare la mamma, a seconda dei casi, vieni già mandato in orbita.
Ci sono salita più volte, ma in realtà durante le mie ultime visite non me la sono proprio sentita, confesso!
Prima o poi..........

RIO BRAVO: l'attrazione che tutti snobbano decantandone l'inutilità e che però, chissà come, ha sempre un sacco di coda. Un po' come Berlusconi e i suoi voti, insomma.
Sì, parlo proprio delle rapide.
I posti sul gommone sono da nove, ergo puoi capitare insieme a chiunque per il tuo giretto: puoi beccare il coetaneo come il ragazzino montato o l'allegra famigliola.
Se ve lo chiedete, questa volta mi è capitata una zia dall'aria severa con quattro pargoletti urlanti di circa sei anni.
Se poi volete provare a immaginarla, pensate a Giulia di "Se cucini ti sposo" e alla sua pignoleria.

NIAGARA: ecco, questo sì che è inutile!
Ti fai due orette di coda per salire di ventisette metri a bordo di un vagoncino e ripiombare giù scatenando una splendida onda anomala che ti infradicia fino alla punta delle scarpe.
Dopo aver rifatto un giro sul Niagara quest'anno, ho deciso che sì, carino ed è fantastico bagnarsi visto il caldo che fa in agosto, però vale la pena giusto se non c'è fila, altrimenti meglio utilizzare i soffioni con il getto vaporizzato.
Tra l'altro se non ti appoggi bene alle protezioni quando arrivi in fondo prendi una botta che non vi dico... Ho avuto il terrore che mi fossero rientrate le tette, dal contraccolpo, l'ultima volta che ci sono salita!
Quindi, se vi fate un giretto sul Niagara, mi raccomando: appoggiatevi e, per una volta nella vostra vita, date retta al cartello in cima alla salita che vi dice con un disegnino di non alzare le braccia per fare i fighi durante la discesa.
E, se il Niagara trova il suo perché nel farti bagnare e rinfrescare, qualcuno ha trovato il modo di vanificare il pregio dell'attrazione inserendo distributori automatici di impermeabili o, se qualcuno preferisce bagnarsi, asciugatori in cui infilarsi per tornare come nuovi.
Se mi leggete e usate l'impermeabile o l'asciugatore, già che ci siete spiegatemi perché, così ne troverò il senso!
Secoli di coda sprecati, che amarezza.

RESET: non se lo fila nessuno, il che è fantastico così Claudia può entrare indisturbata, senza passare dal via, e godersi un giro al fresco.
Sempre che riusciate ad arrivare vivi al tornello, perché l'entrata è buia da morire.
Anche oggi ho tirato una craniata contro il muro e affermato, suscitando l'ilarità della coppietta dietro di noi: "Uno si aspetterebbe di morire sull'iSpeed o sul Katun, mica in coda per il Reset!".
Si tratta di un percorso in cui devi sparare a dei puntini luminosi, avvalendoti di una pistola con laser.
A me onestamente piace, e non solo per il fresco... mi diverto davvero, specie quando batto chi siede accanto a me.
Anche oggi, quasi appena entrata, sbotto: "Ehi, la mia pistola non va, non s'illumina niente!"
Enos risponde: "...Ma se sei già a settanta mila! A cosa cacchio hai sparato?!"
Sì, ho un'aura pontentissima.

iSPEED: Bello, ma mai quanto il Katun, mi spiace!
Quando sei lì, che guardi il semaforino e senti il conto alla rovescia, pensi quasi di poter morire già PRIMA di iniziare il giro!
Salita e discesa sono pesantissime, ma mai quanto le botte alle orecchie e/o collo (a seconda dell'altezza) che prendi dopo!
Su quell'attrazione c'è l'imprecazione facile, ve lo dico io!


KATUN: sì, mi sono lasciata il meglio per ultimo, perché il Katun è in assoluto la mia attrazione preferita di Mirabilandia!
Un inverted coaster (insomma, piedini a penzoloni) davvero bellissimo, che farei centordicimila volte di fila se potessi, invece mi sono dovuta limitare a otto o nove qualche anno fa.
Quando ci sali - ma già durante la fila - trovi sempre qualcuno che si sta Katun-sverginando e che quindi prega più o meno tutti i santi (esistenti e non).
Questi soggetti sono gli stessi che urlano appena si parte, come se non ci fosse una luuuunga salita prima di dover iniziare.
Parti in curva, subito panico come se fossi già in caduta libera. Ci riaggiorniamo dopo, amico, se già stai messo così.
Quando poi parte la discesa, c'è una splendida falsa partenza, e lì pensi: "Ah, sì, beh, non urlo neanche... non è così peso!"
Illusi, sul serio: appena il vagone si raddrizza prendi un bel po' di velocità e ve l'assicuro: non urlare è difficile!
Un paio di volte ho provato, risultato? Più o meno implodi XD
Tra l'altro quest'anno hanno aggiunto alle foto i video, mortacci loro!
Con le foto, una volta che sapevi dove scattavano, potevi fare una faccia stupida o un bel sorriso, col video vi ci voglio proprio vedere!
Conclusione? Mi si è visto mentre mi guardavo le tette per assicurarmi che la scollatura fosse rimasta al suo posto.
Riferito da Enos, io onestamente scendevo senza occhiali (che peccato non potermi fare il Katun in HD!) ed evitavo accuratamente di rimetterli finché non ero fuori di lì.
Sia mai che per errore vedo una mia faccia da pene invisibile o qualche smorfia assurda, eddai!
Un consiglio da amica: se passate da quelle parti e c'è fila fin sugli scalini, fatela ugualmente: in realtà passerete piuttosto in fretta, entrando ventotto persone alla volta!


NOTE A PIE' DI PAGINA (ergo: nozioni e commenti che non sapevo dove infilare e che vi beccate comunque):

- Come cavolo la sceglie la gente i vestiti per andare a Mirabilandia? Lo sanno che fa un caldo d'inferno? Che il parco è enorme e quindi si cammina un sacco?
Ragazze coi tacchi, coi leggins lunghi (cioè, comodi sono comodi, ma mi suda anche l'anima solo a guardarti, amica) o, combo delle combo, entrambe le cose in contemporanea.
Ho visto anche un tizio con il costume da bagno e... una camicia nera con le maniche a tre quarti!
SEI SERIO? Ti ha scelto i vestiti il tuo fratellino di due anni?!
Le mascotte vi tireranno un sacco di accidenti, pensando che abbiate l'occasione di stare a petto nudo o in costume mentre loro fanno la sauna salutando bambini tutto il giorno che, per inciso, manco se le cagano.

- La cosa più bella del mondo è sdraiarsi sul prato davanti al Discovery per vedere la gente che sale.
Si può scommettere su chi urlerà di più, cercare di stabilire di che colore saranno una volta "atterrati" eccetera eccetera!
Ora me la rido, gente, ma vi capisco: ricordo ancora la foto che mi hanno scattato sulla torre, e vorrei poter dimenticare la mia faccia terrorizzata che manco se fossi sul set di Paranormal Activity.

- Figo il Divertical... O almeno, lo sarebbe se non fosse sempre chiuso! Pensavamo di essere stati sfortunati noi nei due giorni in cui siamo andati, invece documentandoci via web abbiamo scoperto che l'attrazione è quasi sempre chiusa, purtroppo.
Se avete avuto l'onore e il privilegio di salirci sopra, vi prego: fatemi sapere che brrrrrivido si prova lungo la prima, vertiginosa discesa!

- So che ho già citato prima la categoria, ma... la gente spaventata dalle attrazioni è proprio puccia!
Per lo meno, lo è quando tu potresti tranquillamente fare il Katun canticchiando, cosa che peraltro ho fatto, scegliendo una delle varie musiche da "Il signore degli anelli".
Gente sui vent'anni che ti dice "Eh, ma ho paura che mi succeda qualcosa, se salgo sul Katun!"
"No, guarda, l'attrazione è sicura, non c'è da preoccuparsi!"
"Ma ho paura che mi venga un attacco di cuore!"
.... Ok.
Gente che ti chiede, durante la salita, se possono slacciarsi le protezioni durante il giro. E di nuovo, ok.
Siete pucciosi e io forse forse alla mia prima volta un po' vi somigliavo. Ma solo un po'.


- La mia dama di compagnia per Jack mi ha lasciato disegnini sparsi su post-it.
Scommetto che non avete una dog sitter così faiga!

- Non mancano mai le mamme esasperate che alle undici del mattino (e il parco apre alle dieci) minacciano il figlio di riportarlo a casa/lasciarlo lì e andarsene/tirargli uno schiaffo.

- A proposito di figli... che hanno i ragazzini di oggi? Parevano tutti dirigersi ad un funerale. E poi c'ero io, che non ero la Marmotta che confezionava la cioccolata, ma ero semplicemente una ventiseienne tornata bambina che strillava: "SIAMO A MIRABILANDIAAAAAAAAAAAAA!!"

- Il viaggio di ritorno a casa quando non fa ancora buio è una figata, puoi passare il tempo guardando le nuvole!
Enos mi guardava come se mi fossi fatta una pera, sarà perché ci ho visto cose come un pesce che faceva una linguaccia, Jenus di Don Alemanno in posa da Supermen completo di mantello, Bob Marley con una canna in bocca e il tipico cappello che tiene su i rasta che, perdonate, non so come si chiama e un paio di pokemon, tra cui, confesso, un Blastoise con un pene enorme.



IN CONCLUSIONE:  mentre tornavo a casa da Mirabilandia pensavo ad un sacco di cose da scrivere sul parco, metà delle quali ho sicuramente dimenticato perché, invece di rientrare direttamente, mi sono fermata a mangiare con dogsitter e il suo ragazzo al cinese.
Ho iniziato a scrivere appena tornata, stanca morta e con i piedi che strillavano, per poi finire solo oggi, quattro giorni dopo!
Se qualcuno di voi ha urlato alla curva prima della salita del Katun, si è messo la camicia per visitare il parco eccetera eccetera, non offendetevi: si scherza (più o meno)!
Voleva essere un post ironico (ma per chi se lo chiede, il Blastoise in erezione l'ho visto davvero.) sulle mie esperienze sulle attrazioni e all'interno del parco.
Posso dire solo che, al di là delle cavolate che ho scritto, sono davvero molto affezionata a Mirabilandia e sono stata felicissima di tornare!
Se anche voi ci siete stati, fatemi sapere quali sono le vostre attrazioni preferite eccetera eccetera!







2 commenti:

  1. Io AMO il Niagara!
    Delle torri io faccio sempre quella che va su velocissima perché soffro di vertigini e non riesco a stare appesa in aria con quella che sale lentamente D:

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che è lo stesso motivo per cui la evito io =)
      Anche io, come te, faccio solo il Columbia... Il problema è che la prima volta che ci salgo, ogni volta, ho bisogno di farmi coraggio e le ultime volte non sono riuscita a trovarlo!
      Invece per iSpeed e Katun non ho nessun problema, neppure considerata la salita lenta del Katun!

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