venerdì 23 maggio 2014

Claudia e la 100 Happy Days Challenge

Chi è tra i miei contatti su facebook sa che ho partecipato, per un po' di tempo, alla 100 Happy Days Challenge.
Per chi non la conoscesse, potete scoprire di che si tratta QUI.

Bene, ora che sapete che roba è, posso dirvi che sono arrivata al giorno 33 e poi ho deciso, seppur riluttante, di mollare la challenge.
Questo post nasce per riassumere le cose che mi hanno resa felice in questo mese di partecipazione e per spiegare perché ho deciso di abbandonare il tutto.
Partiamo dai miei motivi: la challenge mi piaceva davvero tantissimo, ma dopo un po' diventa stressante sotto un certo punto di vista.
A volte sei lì, e pensi "Oh, cavolo, non ho ancora fatto la foto per il mio Happy Day di oggi!"
Magari ti sei perso il momento giusto per scattarla e ormai è troppo tardi, oppure sei un po' indeciso su quale foto inserire, perché capitano giorni in cui ci sono un tot di cose insieme che ti rendono felice.
O, ancora, è sera e non hai ancora trovato qualcosa da fotografare perché, diciamocelo, non è sempre facile trovare qualcosa di positivo e felice durante la giornata. A volte bisogna semplicemente accontentarsi e ricordarsi che si può gioire e sorridere anche delle piccole cose (uno dei motivi per cui adoro l'idea di questa sfida).
Forse avrei potuto continuare scrivendo, alla sera, la cosa che in tutta la giornata mi ha resa più felice, ma mi piaceva di più l'idea delle foto.
Inoltre, ho una difficoltà extra: passo davvero molto tempo a casa, diciamo che spesso le mie giornate sono tutte uguali. La paura di ripetermi è stata tantissima! >.<
Alla fine quindi, dopo tante titubanze, ho deciso semplicemente di lasciar perdere per godermi i miei momenti felici senza pensare "devo fotografarlo" o simili.
Un po' mi dispiace, ma... Beh, posso continuare a fotografare momenti felici a caso in giorni a caso e postarli su instagram e facebook.

A fine del progetto mi sarebbe piaciuto fare un bel riassunto dei miei momenti felici fotografati, così ho pensato che potrei farlo in ogni caso, anche se ho lasciato da parte la challenge.

Che dire... in realtà, ho fotografato un sacco di cibo!
Vuoi perché, da brava golosa, il cibo mi rende felice, vuoi perché non sapevo che altro fotografare se non la gioia di mangiare XD
Non a caso, questo è stato il mio primo Happy Day:


Sfido io, come può l'uovo di Pasqua Kinder non rendermi felice??! XD
Hanno seguito, in termini di cibo: le prime fragole della stagione, sushi, tortellini (che, però, rappresentavano il pranzo di Pasqua in famiglia, non il cibo in sé), un piatto di risotto alle fragole, un pacchetto di Jelly Belly, uno frozen yogurt ben paciugato con nutella, cioccolato bianco e smarties, un pacchetto di patatine Yonkers che non mangiavo da una vita.
Come potete vedere, col cibo non si scherza!!!
Di tutto questo elenco goloso, una foto d'onore se la merita il risotto alle fragole che il mio compagno mi ha preparato mettendo una certa cura nell'impiattamento, sapendo che sarebbe stato il mio Happy Day:


Se non avete mai provato il risotto alle fragole ve lo consiglio caldamente: la prima volta è piuttosto strano, ma poi mi sono innamorata e, da quando è iniziata la stagione delle fragole, me lo sono fatta preparare già quattro o cinque volte (non di più solo perché sono a dieta, altrimenti.........).

Quando non si è trattato di cibo, spesso ho fotografato roba quasi inutile a causa di giornate piatte.
Incommentabile la foto sgranata fatta ad Elsa che canta "Let it Go" direttamente in streaming da youtube:



La didascalia recita: "Avere un compagno che ti lascia attaccare il cellulare allo stereo per cantare a squarciagola in macchina canzoni dei cartoni!"

Ok, in realtà forse forse non è una cosa da poco: immaginatevi questo metallaro capellone e barbuto alla guida, con lo stereo che canta a tutto volume "Let it goooooo, I'm one with the wind and sky-ay".
Il tutto, ovviamente, seguito a ruota dalla mia voce super stonata. Lo faranno santo, ho deciso.

Ben quattro foto hanno riguardato le mie letture: abbiamo un volume di Martin, con la scritta "Mettersi sotto le coperte a leggere alla fine di una lunga giornata!", la copertina di "Le Intermittenze della Morte" di Saramago (La soddisfazione di aver terminato questo libro, e il senso di pace che mi ha dato il finale.), "Margherita Dolcevita" che mi ha aiutato a riprendermi da una giornata noiosissima e, infine, l'ultimo manga di Yoko Kamio, "Tora & Ookami".
 Tra l'altro mi faccio pubblicità da sola ai vecchi post: trovate il mio parere sul manga sopra citato QUI e quello su "Le Intermittenze della Morte" QUI.

Strano ma vero, solo una foto pelosa è stata scattata per questo project, ma un motivo c'è: i cani ci sono tutti i giorni ed io volevo evitare di ripetermi, sapete com'è: cento giorni sono tanti!!
Diciamo che Jack e Kira dovevano essere la mia ancora di salvezza in caso di giornate particolarmente no.
Alla fine, intenerita da Jack che mi si era addormentato con la testa tra petto e spalla mentre guardavamo gli episodi del Doctor Who - a cui ho dedicato uno dei miei Happy Days, tra l'altro - accampati tutti e quattro sul letto (io, consorte e i due cani), l'ho utilizzato per il mio trentatreesimo giorno che poi, per coincidenza, è stato l'ultimo.
Eccovi lo scatto:


Purtroppo non è venuto granché bene, non è stato facile riuscire a scattare la foto con entrambi nell'obiettivo, e c'era anche la mia coscia sovraesposta in mezzo alle scatole, ma non potevo spostarmi in alcun modo per evitare che Jack cambiasse posizione.

Tra questi e altri scatti, i più importanti sono stati, come volevasi dimostrare, quelli riguardanti l'amicizia e lo stare insieme.
Ho conosciuto di persona una delle ragazze che traduce con me per Subspedia e abbiamo passato una splendida giornata insieme; ho scattato la foto con il mio compagno e una delle mie migliori amiche in giro in centro a Bologna; una birra con gli amici; la promessa con un'amica campana, prima o poi, di incontrarci di persona dopo tante chiacchiere sul web.
Lo scatto rappresentativo, però, se lo aggiudica Daiana: ci siamo conosciute sulla mia pagina di libri su facebook, Guardare di quante pagine è un libro quando si inizia a leggerlo, ci siamo scambiate l'amicizia nel 2011 e piano piano abbiamo iniziato a costruire un rapporto d'amicizia virtuale.
Un paio di settimane fa Daiana è finalmente venuta a Bologna, in occasione della mostra in cui era esposto il quadro "Ragazza con Turbante" (anche conosciuto come "La Ragazza con l'Orecchino di Perla") di Vermeer, così finalmente ci siamo incontrate!
E' stato strano vederci di persona dopo tante chiacchiere, mi ha reso davvero felice incontrarla e trasformare un'amicizia solo virtuale in un'amicizia fisica.
Non appena riuscirò a mettere le mani sulle poche foto scattate quel giorno ve ne parlerò meglio, nel frattempo beccatevi la foto insieme che ha rappresentato il mio Happy Day quel giorno:





Questo scatto finirebbe sicuramente nel podio, se ce ne fosse uno per questo progetto, ma la medaglia d'oro se l'aggiudica l'immagine che, senza l'accompagnamento della didascalia, rappresenta poco o niente.
Eccolo qui:


Si potrebbe pensare che lo scatto rappresenti le distanze che si annullano, il che di per sé sarebbe uno splendido motivo per fotografare il telefono, ma no: non si tratta di questo.
Tre anni fa due parti importanti della mia famiglia hanno subito una rottura, tagliando completamente i ponti.
Solo di recente la frattura si è sistemata, ed è stato bello, a Pasquetta, telefonare e trovare tutti loro insieme, nell'unica stanza, a festeggiare.
Per tanto tempo mi sono sentita un barattolino di colla, ero l'unica cosa che creava un collegamento tra le due parti... Ora, finalmente, posso lasciare andare il mio ruolo di mezzo e godermi l'armonia che è tornata.
Non è raro avere problemi di questo genere in famiglia... Quindi, se ne avete, vi auguro che tutto possa risolversi. A volte basta dare tempo al tempo per scoprire che la famiglia è più forte di qualsiasi rottura.

In conclusione, è stato piacevole partecipare e, pur abbandonando il progetto, non vedo la cosa come una sconfitta. Diciamo che lo lascio proprio per godermi a pieno i miei personali giorni felici, senza l'ansia di dover immortalare il momento.
Provate, se vi capita: è divertente realizzare quanto, a volte, piccole inutili cose possono strapparci un sorriso dopo una giornataccia.

3 commenti:

  1. Io non lo ho cominciato proprio perché avrei delle noie immense a caricare le foto ogni giorno. Poi a me le piccole cose che amo, mi piace tenerle per me xD

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  2. Anche io ho rinunciato alla fine.... 22 giorni... Per gli stessi tuoi motivi praticamente! Non volevo avere l'ansia di trovare ogni giorno qualcosa da immortalare. Qualche giorno è stato facile scegliere la situazione giusta ma in genere a me piace la mia quotidianità e sarei stata davvero troppo ripetitiva :)

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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